The Walking Dead: Recensione 11×05: Out of the Ashes/Dalle Ceneri

No, questa settimana niente recensione comica, mannaggia! Almeno mi sarei divertita un po’, in una puntata che si è rivelata essere invece molto statica. Non una puntata brutta, diciamocelo, ma perlomeno che ha introdotto al meglio la comunità del Commonwealth. Possiamo certamente dire che è la trama più interessante da seguire, dato che le altre sfaccettature di The Walking Dead, si basano su riprendere i Sussurratori o parlare di amanti del fuoco. Come potete immaginare, nulla di indimenticabile.

Ad ogni modo, dopo trentordici puntate e mille salti temporali in cui non si capisce più nulla, i nostri sopravvissuti apprendono che una dei loro è ancora viva. Della serie: pronto, prendiamo una cornetta e svegliamoci a riguardo. Il più incattivito sembra Aaron e non si capisce manco il perché, ma perlomeno il tutto è stato condito da un pochino di azione per non far addormentare lo spettatore. Sicuramente assistiamo a un evoluzione di JudiFFF, che si prende fin troppo carico di quello che accade dentro le mura, con una Rosita di certo non prevenuta.

Infatti molti personaggi risultano ormai in ombra da diverse stagioni, della serie che ormai che vivano o muoiano non ce ne può fregar di meno. L’unico che tiene aperto il siparietto è ovviamente Negan, che ancora una volta si dimostra il migliore di tutta la serie. L’unico personaggio che per ora non hanno rovinato, ma di cui abbiamo potuto vedere sia il peggio che il meglio di lui. Ripeto, con Maggie è storia rivista, ma comunque non mi piace quando il gruppo si divide e siamo costretti a sorbirci frammenti di personaggi qua e là. La trama deve presto ricongiungersi su una linea, altrimenti di questa ultima stagione non ci sarà nulla da salvare.

Voto 6.5