Sex Education 3: Recensione (Netflix)

Dopo ormai due anni, Sex education è finalmente tornato con una nuova stagione. Una stagione che si concentra maggiormente sulla libertà, piuttosto che sui personaggi stessi. Infatti negli otto episodi offriteci da Netflix, assistiamo a una vera e propria rivolta nel liceo. Questa scelta da una parte mi è piaciuta, mentre dall’altra ha causato un involuzione di alcuni personaggi. Partiamo da Eric, il personaggio più controverso in questa stagione! Se da un lato possiamo capire la sua voglia di vivere se stesso e quello che circonda la sua comunità, dall’altra parte possiamo soffrire solamente per Adam.

Perché diciamocelo, Eric sapeva bene con chi si stava mettendo, quindi di conseguenza sapeva benissimo che per il nostro Adam non sarebbe stato facile affrontare questa nuova realtà. Non mi è piaciuta assolutamente la piega che ha preso il loro rapporto, ma d’altra parte ha portato invece a una crescita del personaggio di Adam ancora maggiore. Un altro personaggio un pochino egoista, è sicuramente Maeve. Insomma, questa ragazza pensa solo a se stessa. Sicuramente possiamo giustificare le opportunità che ha, ma continua a rinviare la sua felicità con Otis. Una coppia che sta subendo fin troppo slow burn, siamo leggermente stanchi!

Otis lo giudicherei quasi non prevenuto in questa stagione, soprattutto dopo la situazione Ruby. Lei è stata certamente una scoperta, ma non mi è piaciuto assolutamente come hanno gestito il loro rapporto. Insomma, dopo la rottura, Otis si è gettato tra le braccia di Maeve praticamente il giorno dopo! Ma la terza stagione è stata, d’altra parte, anche una scoperta e approfondimento di questi personaggi. Anche la stessa Aimee si è rivelata ancora una volta preziosissima, soprattutto nell’amicizia con Maeve.

Per quanto riguarda Jackson e la nuova relazione Queer, ho provato sicuramente apprezzamento per l’introduzione del tema, ma veramente troppo grande da gestire. Per chi non conosce questa comunità, è un tema difficile da trattare e non si capisce bene il messaggio che vogliono mandare. Mi è sembrato quasi che abbiano dato per scontato che tutti sappiano cosa voglia dire queer, invece non è proprio così. Sex education in questa stagione ha quindi osato di gran lunga con temi attuali e importanti, ma ha peccato in molte scelte a livello di trama. Non mi è piaciuto assolutamente il finale della stagione, che lascia aperte fin troppe porte. Spero che possano fare meglio in una quarta stagione, ma in conclusione la stagione ha subito alcune pecche di gran lunga evitabili.

Voto 7.5