Recensione: The Witcher: Nightmare of the Wolf (Netflix)

Se cercate un anime godibile, che vi spieghi al meglio la storia di The Witcher, questo fa sicuramente al caso vostro. Un viaggio di un’ora e mezza, che si avvicina in modo spaventoso ai romanzi e ai giochi di questa vastissima serie. Un viaggio crudo, violento, che approfondisce le origini del Witcher, svelando tanti misteri nascosti. In attesa della seconda stagione di The Witcher, Nightmare of Wolf è un ottimo collante. Ma non solo, perché potrebbe praticamente considerarsi un prequel della serie stessa.

Quello che balza all’occhio è il target di età dell’anime stesso. Non adatto sicuramente a un pubblico minore, bensì indirizzato a un pubblico più adulto e più fedele alla saga stessa. Vesemir è un personaggio complesso ed interessante da scoprire. Un buon Witcher, che ha dovuto compiere scelte non di certo facili. Infatti, per diventare un Witcher bisogna compiere scelte radicali, quasi solitarie. Perché se le stesse battaglie scaldano l’animo mai dormiente di un vero cacciatore, dall’altra parte ghiacciano il cuore.

Non sono pochi i parallelismi con la serie madre, che ci accompagnano per tutta la pellicola. Anche l’accuratezza per i vestiti e gli stessi amuleti sono le medesime. Si canticchiano ancora canzoni, bandendo una spada sempre sporca di sangue. Possiamo certamente considerarlo quindi un degno collegamento alla celebre serie-tv, che di per sé non ha un compito facile. Questo mondo fantasy è a dir poco immenso, pieno di nuove scoperte dietro l’angolo. Se avete un sacco di domande in sospeso, riuscirete sicuramente a colmarle con The Witcher: Nightmare of the Wolf.

Voto 7.5