The Walking Dead: Recensione 6×04: Here’s Not Here/Qui non è qui

The Walking Dead: Recensione 6×04: Here’s Not Here/Qui non è qui

Quanto amo le puntate psicologiche e introspettive. Certo, non le amo dopo un episodio totalmente da infarto, tuttavia sono una delle poche che riesce realmente ad analizzarle e apprezzarle fino in fondo. Scoprire il viaggio di Morgan era necessario per comprendere appieno le scelte enigmatiche del nostro personaggio, era necessario per odiarlo un po’ di meno e compatirlo un po’ di più. Beh, se devo essere sincera, rimango dell’idea di prenderlo a sprangate, quindi se volete unirvi a me siete i benvenuti!

Morgan vive nel dolore. La perdita della moglie e il figlio l’ha cambiato. Ha bisogno di ripulire tutto ciò che lo circonda, che sia vivo o che sia morto. Pazzo? Forse, ma non vi preoccupate, perché lo psichiatra Eastman capita proprio a fagiolo, facendogli anche da maestro Yoda (E lo dice una che non segue nemmeno Star Wars). Eastman cambia la concezione della vita di Morgan. E’ una concezione totalmente opposta da quella che vivono i nostri sopravvissuti, perché a quanto pare consiste nel lasciare in vita anche il più temibile assassino. E’ una sorta di pacifista matto, che vuole a tutti i costi redimere le persone.

Quello che però ci ha insegnato The Walking Dead, è che i cattivi non possono cambiare, per quanto animo buono possano avere all’inizio della loro storia. Un esempio lampante? Il Governatore. Un personaggio che hanno capito in tre gatti, ma questo è un altro discorso. Questo episodio introspettivo su Morgan però, mi ha rimandato proprio a quello del Governatore, forse a causa dei parallelismi così contrastanti tra di loro. Capisco le azioni di Morgan, così come capii hai tempi quelle del Governatore, tuttavia non riesco ad appoggiarle.

Lasciare in vita un Wolves tra le mura di Alexandria è una mossa alquanto stupida. Morgan tuttavia è convinto di dovergli dare una seconda possibilità, è convinto che un assassino, che dice in parole povere di voler uccidere bambini e company, possa redimersi e cambiare idea. Ora, va bene tutto, ma che cazzo ti dice il cervello??? Caro Morgan, io capisco che il tuo amichetto Eastman ti abbia messo in testa la pace del mondo e cose varie, ma addirittura diventarmi rincoglionito no.

Ok, forse stiamo trattando un argomento un po’ delicato, perché è come essere favorevoli agli omicidi. Non è così, semplicemente in un’apocalisse bisogna prendere delle scelte. Se una persona minaccia la tua vita, quella dei tuoi cari.. la lasci indenne? No capisterina, non la lasci indenne. Quindi Morgan mio, basta con temi pacifisti, non siamo in un mondo di fiori e biscotti (ogni riferimento è puramente casuale), bensì in un mondo pieno di zombie e presone completamente assettate di sangue. Ficcatelo in quel cervello. Il personaggio di Morgan inizialmente mi piaceva molto, ma le sue scelte mi stanno facendo venire una sincope incredibile. Spero di cambiare nuovamente idea sul suo conto.

Voto 7

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