The Walking Dead: Recensione 6×02: JSS/L’attacco dei lupi

The Walking Dead: Recensione 6×02: JSS/L’attacco dei lupi

Carol badass. Finalmente è tornata la mia Carol. La Carol che mi ha fatto innamorare del suo personaggio; quella donna così fragile e forte allo stesso tempo. Basta finti sorrisini e moine, non se ne poteva più! Mi hanno finalmente accontentato e mi hanno restituito un personaggio con i contro-coglioni. E’ sicuramente lei il punto focale di questa 6×02, una puntata che è riuscita a entusiasmarmi più della stessa premiere. ‘JSS’ è il misterioso intro iniziale, che ci porta dilemmi non solo sul suo significato, ma anche sul vero passato di Enid. Una ragazza che ha visto morire i suoi genitori, per poi essere accolta tra le mura di Alexandria. Tutto ruota, ancora una volta, intorno alla sopravvivenza e il pericolo imminente fuori dalle mura.

Le persone sono più pericolose degli stessi zombie e Morgan non è ancora pronto ad accettarlo. Viene infatti sottolineato e ripreso l’argomento dell’episodio precedente, in merito al commettere o meno un omicidio. Morgan non ha il fegato di uccidere i vivi, infatti, decide di lasciare andare illeso qualche Wolves, una mossa che secondo me gli si ritorcerà presto contro. Carol invece, uccide tutti senza nessuna pietà, in una nuova versione di Assassin’s Creed, ma poi la vediamo fragile e in preda alle lacrime. Tale comportamento si è unisce un po’ a quello di Rick, un po’ meno invece a quello di Cooorl.

Cosa è successo a quel bullettino che sparava senza ritegno a tutti, lasciando allibiti quelli che lo circondavano? Nel momento in cui ha esitato a uccidere il Wolves quasi non ci volevo credere, sarà che senza il suo cappello non riesce a prendere decisioni lucide. Dove diamine era il cappello di Cooorl? Qualcuno lo ritrovi e lo riporti al legittimo proprietario! Tornando seri per un momento, questa settimana sono mancati i nostri grandi protagonisti, ma se devo essere sincera la puntata è stata così adrenalinica che non ci ho fatto poi caso. Si è introdotto un nuovo personaggio, Denise, che sarà utile quanto Eugene considerate le sue competenze mediche; si è vista la rabbia furia omicida di Jessie, che forse doveva adottare fin da subito col marito, risparmiandoci infiniti calvari e si è vista la generale paura di quei personaggi che non si sanno difendere.

‘Just survive somehon’ – ‘sopravvivi come puoi’. C’è chi sceglie di scappare, una volta vista la situazione critica; c’è chi sceglie di nascondersi e c’è chi sceglie di combattere. I più forti? Quelli che lottano, che non hanno paura. In un apocalisse zombie non hai tempo di piangerti addosso, devi reagire, altrimenti in un soffio la morte ti passa davanti agli occhi. Enid sarà veramente fuggita da Alexandria? Perché Ron non ha voluto l’aiuto di Cooorl? C’è una reciproca gelosia adolescenziale nell’aria o è semplicemente stupido? E perché certi personaggi non capiscono che è arrivata l’ora di imparare a usare una benedetta arma? Qualcuno li illumini!

JSS è stato un episodio mozzafiato. E’ riuscito a unire azione e tanta psicologia in soli quaranta minuti. Solamente la scena finale tra Carol e Morgan parlava da sola. Ho avuto l’adrenalina in circolo in tutta la durata dell’episodio, forse anche grazie al fatto che non sto più vedendo i promo degli episodi successivi o leggendo le varie speculazioni. Io ve lo consiglierei caldamente, vi si aprirà un mondo tutto nuovo, vi godrete le puntate con un’altra ottica e forse, e dico forse, la smetterete di lamentarvi per tutto il tempo.

Voto 9

[banner]