The Walking Dead: Recensione 10×20: Splinter/I miei amici

Anche questa settimana, torniamo ovviamente a parlare di The Walking Dead. Una puntata che si ricollega a un vecchia ferita ancora aperta. C’eravamo lasciati con un grosso punto di domanda, dopo l’ingresso di un personaggio amatissimo del fumetto: la Principessa. Con Eugene ed Ezekiel si era subito fatta riconoscere, cacciandoli subito nei guai. Rapiti da degli specie di Stormtrooper, i nostri protagonisti si trovano ancora una volta a fronteggiarsi con il vero nemico: gli umani. La 10×20 si ricollega proprio in quel punto, dove assistiamo a una serie di déjà vu alquanto lampanti. Vi rincuoro subito: la puntata non mi è dispiaciuta, ma ne ho viste chiaramente di migliori.

La principessa è chiaramente il perno su cui ruota tutta la puntata. Un’interpretazione unica, a cui non possiamo far altro che aggrapparci, data la potenza psicologica dei quaranta minuti a cui veniamo sottoposti. Nonostante ciò, ancora non mi capacito come ci si possa fidare di qualcuno di cui non si sappia estremamente nulla. Posso essere certamente concorde che, i nostri ‘old’ guy, siano cambiati con l’ingresso delle comunità, ma questo non significa aprire le braccia a tutti quanti. Posso giustificare certamente la Principessa, soprattutto dopo un crollo psicologico non indifferente, ma avrei chiuso subito una questione aperta da svariate puntate.

Il treno o i sacchetti in testa sono temi certamente già visti, non ne abbiamo più bisogno. Non abbiamo bisogno di personaggi squilibrati, ne tantomeno di trame riciclate. La Principessa con il suo carattere riesce a non annoiarmi mai, ed è proprio per questo che la 10×20 non appare così malvagia ai miei occhi. Infatti è nata una nuova ship agli occhi di molti: ‘Princkiel’? Come potremo chiamarla? Avrete comunque capito di chi parlo, ma aspetto risvolti concreti per potervi dare il mio giudizio. Ad ogni modo non preoccupatevi, mancano solamente due episodi alla fine di questi episodi extra. Non ci resta che vedere cosa hanno in serbo per noi.

Voto 7