Summertime 2: Recensione (Netflix)

Se siamo ancora qui, è indubbiamente per Ludovico Tersigni e le colonne sonore di questo telefilm. Perché Summertime, con la seconda stagione, riesce a raggiungere livelli trash ancora più alti. Livello recitazione? Osceno ovviamente, tranne qualche anima pia che si salva. Ma diciamocelo, nonostante tutto c’è qualcosa che ci fa continuare questo telefilm. Un po’ spensierato, leggero, ridicolo e alla fine piacevole. Questa estate, trasformiamo il telefilm in ‘Cornatime’, con una trama alquanto imbarazzante. In qualche modo però, riesce a richiamare ‘Tre metri sopra il cielo’. I no sense più palesi, oltre alle corna ovviamente, sono gli aerei che questi poveri cristi riescono a prendere, andando da una città all’altra, per poi cornificarsi a vicenda.

Summer continua ad essere il personaggio più noioso al mondo, con zero chimica con chiunque approcci. Ancora oggi, mi chiedo come sia possibile avere una protagonista del genere. Probabilmente, senza la sua presenza, il telefilm migliorerebbe di un poco. Gli unici che si salvano continuano a essere Sofia e Dario, una ship irrealizzabile, con un’amicizia però bellissima. Tutte le altre coppie invece, continuano a cercare una novità che non arriva, per poi ritornare al punto di partenza. Insomma, senza un minimo senso logico. L’ingresso del personaggio di Lola perlomeno è stato alquanto interessante. Sarà lei il nuovo Pollo? Per quanto mi riguarda spero di si! Non oserei pensare questo telefilm senza Dario, praticamente è lui che porta avanti la baracca!

In un mix di trash e risate, Summertime riesce comunque a creare una stagione godibile, con gli ultimi cinque minuti da cardiopalma. Insomma, come al loro solito hanno creato una trama interessante alla fine della stagione, che però è stata già rinnovata per una season 3. Probabilmente saremo ancora qui, a scoprire cosa avranno in serbo per noi gli autori di questa grande pagliacciata. Grazie Ludovico Tersigni, se saremo ancora in prima linea, sarà solamente per te!

Voto 6