Shadow and Bone (Netflix): Recensione

Ebbene si, il gran giorno è arrivato. Un giorno che attendevo da tempo, nonostante mi sia approcciata al mondo creato da Leigh Bardugo da così poco. Come si dice? Quando una cosa è bella, è difficile saper resistere. E quindi eccoci qua, a parlare di un adattamento telefilmico gestito con grande maestria. Come ben sapete, avendo già letto tutti i libri della Grishaverse, per me è più facile riuscire a darvi una panoramica più completa. Veniamo subito al dunque: la serie ha subito dei cambiamenti? Si, ma non gravi. Tenebre e Ossa e Sei di corvi si incontrano in una timeline imprevista, gestita con grande furbizia e maestria. Ma a me come sempre non piace ripetermi, quindi se non l’avete ancora fatto ecco le linee guida del grishaverse raccontate in tutto e per tutto da me: 

Quindi, tornando a noi, possiamo parlare liberamente della serie tv. Una serie-tv che ovviamente, per essere adattata allo schermo e per essere fusa a Sei di Corvi, ha dovuto fare delle scelte. Delle scelte coraggiose, ma che comunque hanno saputo mantenere la fedeltà dell’opera originale. Partiamo dal cast: assolutamente perfetto. Sei di Corvi è sicuramente il più azzeccato di tutti, ma anche il più mutato a livello di trama. 

Se avete visto il video sopra, saprete che non sono una grande amante di sei di Corvi, tuttavia – come speravo!! – sono riuscita ad apprezzarli appieno nel telefilm. E vi dirò anche di più, sono stati proprio quei cambiamenti a farmeli apprezzare, quella scelta di unire e colmare le due storie in parallelo. Ci sono state anche delle sorprese! Sorprese in personaggi adattati al meglio e rivalutati tantissimo (Jesper sei il mio cuore) e attori come Kaz (Freddy Carter) che hanno saputo interpretare al meglio il loro ruolo. 

E poi veniamo all’opera principale: Tenebre e Ossa. Devo ammettere che inizialmente, per chi non ha letto il libro, ci sarà una confusione non da poco, ma che man mano riesce a riprendersi negli episodi. Infatti, ho trovato un po’ frettolosa la spiegazione della trama. Per chi non si è approcciato alla lettura, dovrà cercare di mantenere l’attenzione vigile e attenta. Alcuni cambiamenti, come il nome di ‘Darkling’ (Dai, come si fa a dire subito il suo vero nome, proprio N O!) non mi sono particolarmente piaciuti, tuttavia sono riuscita a perdonarli con lo svolgimento degli otto episodi offriteci da Netflix. La serie in se è gestita bene, con colpi di scena (che già conoscevo) e con grande empatia per le ship. Preparatevi a salpare su diverse navi. Ovviamente le mie non potevano che essere: Darkalina, Inej/Kaz e Matthias/Nina. Concordate? No? EVABBEEEE!

L’andamento della trama colma alcune lacune che non abbiamo potuto comprendere nel romanzo, offrendoci una panoramica completa di Ravka. Posso ritenermi abbastanza soddisfatta, quasi totalmente. Il telefilm getta delle ottime basi per quella che sarà la seconda stagione. In più, avremo dei momenti mai statici, volendo sapere sempre di più del mondo che ci circonda. Ci affezioneremo inevitabilmente ai personaggi, così come ci prenderemo male per i flashback lagnosi di Mal/Alina (COFCOF). 

Ad ogni modo, Shadow and Bone è riuscita ad essere una serie di tutto rispetto. Una serie che poteva fare ancora di più, sarò sincera, ma che mi ha comunque conquistata. Le differenze di timeline non mi hanno infastidito, le ho trovate geniali e ben utilizzate. Il rapporto Darkalina poteva essere gestito meglio, ma la chimica tra i due rimane altamente palpabile. Il personaggio di Mal invece, è stato improvvisamente abbellito e cambiato, ma questo non ce lo farà apprezzare! Non riuscirete MAI a farmi piacere quel ritardato, chiaro? Per quanto riguarda il finale, ho trovato qualche cambiamento importante, soprattutto per quanto riguarda il collare di Alina, ma vedremo come svilupperanno il tutto. Ad ogni modo, grazie per questo viaggio. Grazie per aver creato Ravka. Ma soprattutto grazie Netflix, per averci portato una serie così speciale. 

Voto 8.5

2 Risposte a “Shadow and Bone (Netflix): Recensione”

  1. Non ho letto il libro ma si capisce che non parli del vero protagonista…Milo la capretta ❤️

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