Revenge: Recensione 4×23: Two graves

Revenge: Recensione 4×23: Two graves

Recensire l’ultimo episodio di una serie tv non è mai facile, ancor di più se questa è Revenge. Perché? Perché questo show ha avuto più vite di David Clarke. In molti l’abbiamo amata nelle prime tre stagioni e odiata nella quarta, alcuni l’hanno difesa fino alla morte e altri, pochi, hanno addirittura preferito quest’ultima stagione alle precedenti. A qualunque scuola di pensiero voi apparteniate, è certo che Revenge vi mancherà. A me manca già da 23 episodi, ma non voglio attaccarmi troppo ai dettagli. Adesso bando alle ciance e andiamo a vedere cos’è successo in questo series finale. Ho adorato l’incipit. Sarà che sono più buona perché è la fine, sarà stato il fatto di risentire la voce di Amanda in sottofondo proprio come un tempo, non lo so, ma ho trovato la scelta del flashback davvero azzeccata.

Victoria vuole concludere il suo cammino di vendetta cambiando identità, proprio come Amanda aveva cambiato la sua per intraprenderlo. L’attenzione ai particolari in questo episodio è stata talmente alta che Victoria si è addirittura ricordata di avere altri due figli oltre al defunto Daniel. Proprio così: si è ricordata di Patrick. Incroyable! La confessione di Victoria, sull’uso del cadavere della madre per fingere la propria morte, mi ha fatta cadere dalla sedia. Perché aspettare l’ultimissimo episodio per dimostrare di sapere scrivere decentemente? Solo per il gusto di farmi rimpiangere ancora di più lo show? A questo poi aggiungiamoci il flashback di Victoria con la madre. Da farmi accapponare la pelle. Sono io o questa puntata è stupenda?

Amanda si dichiara colpevole dell’omicidio di Victoria e io cado di nuovo dalla sedia. Ovviamente Nolan ha già capito tutto ed ha in mente una missione per farla uscire di prigione. Lo vorrei anch’io un amico super genio del computer e anche così profondamente devoto. Sono sicura che servirebbe all’occorrenza. Nolan si comporta da vero badass, minaccia Margaux, la costringe ad assoldare di nuovo Courtney Love per potersi vendicare, facendola arrestare. Nolan riesce persino a far redimere Margaux, che si consegna di sua spontanea volontà alla polizia. Questo ragazzo ha del talento, non c’è dubbio.

Finalmente sono riuscita a trovare qualcosa da odiare: Louise. Continuerò sempre a chiedermi da dove provenga tutta questa devozione e questo amore per Victoria, che in realtà ti sta usando solo per rendere la sua storia più credibile. Chicca immensa l’idea di Victoria di presenziare al suo funerale (per altro più gremito di gente di quanto pensassi) con una parrucca rossa e vestita da Vedova Nera (ma allora è lei in PLL!): super trash. E ovviamente…adoro! Louise rinsavisce, dopo aver scoperto il piano di Victoria, continuando a comportarsi come il personaggio totalmente nonsense che è.

I Jamanda, dopo trentordici stagioni, riescono finalmente a copulare. Dove e quando lo fanno sono solo ciliegine sulla torta: sul letto della defunta madre di Victoria, a tre metri da dove è stato ucciso Ben meno di 12 ore fa, e poco dopo aver praticamente sputato sul ricordo di Aiden e fakeAmanda e nel mentre è ricercata per essere evasa da una prigione di massima sicurezza. Sempre così romantici i Jamanda!

Jack, con delle scarpe col tacco più alte di quelle che porto io di solito (e nonostante questo sempre più basso di Amanda, che indossa ballerine), sta per farsi uccidere da Courtney Love, che pare fosse una super killer e invece si fa pestare senza pietà dal nostro nanetto. White Gold riesce almeno a colpirlo e farlo sembrare un pesce agonizzante, ma non ci credo neanche un po’ che la seconda bara sia la sua.

David fa la sua parte, questa volta. Persino lui, in quest’ultimissimo episodio, si è rivelato utile. Non ci potevo credere, ma lo ha fatto. Ha sparato a Victoria, salvando così l’anima di Amanda, che resta innocente –relativamente, ma almeno non è un’assassina- fino alla fine. O almeno fino a quando Victoria non le spara. Scena epica! Ho apprezzato moltissimo anche il fatto che Victoria fosse vestita di bianco e Amanda di nero, una simmetria immancabile, un modo per chiarire, ancora una volta, che in realtà le due sono solo due facce della stessa medaglia. Seppur così diverse, queste due acerrime nemiche, per molti aspetti, sono uguali. La storia di Victoria, la sua infanzia, ciò che sua madre le ha fatto, le hanno portato tanta sofferenza quanta Amanda ha dovuto subirne, anche a causa di Victoria. Sarebbe stato il finale perfetto, ma che la via melensa sarebbe stata intrapresa l’ho capito al minuto 32 e da lì in poi ho perso le speranze.

Prevedibilmente David muore proprio mentre lei guarda l’incisione, che io ricordavo lei avesse distrutto, ma vabbè. Troppo citofonato come evento. La seconda bara è la sua, lo sapevamo. Così come sapevamo che i Jamanda sarebbero convolati a nozze, dando finalmente una famiglia al piccolo Carl. Al matrimonio chiaramente era pieno di comparse, perché ‘sti due non conosco nessuno. Bella la scelta di far percorrere la navata ad Amanda insieme a Nolan. Per me loro sono e saranno sempre il cuore di Revenge.

Nel brindisi Jack si è persino ricordato di Declan, che, per un momento, nemmeno io ricordavo chi fosse. Poi ha ricordato praticamente tutti i personaggi morti, con più o meno trasporto. Su Aiden e Ben pensavo facesse trenta secondi di balletto. Sai, se i tuoi competitori son dovuti morire perché tu potessi avere la meglio, un balletto ci sta. La loro partenza sulla barca, restaurata da David, è stata un’altra scelta inutilmente smielata. La fine di Nolan sembra aprire le porte per un’eventuale spin off con Nolan come difensore dei deboli e revenger di professione. Invece la chicca del trapianto di cuore: dettaglio super trash, forse troppo trash, anzi sicuramente. Ora sì che queste due sono legate per sempre. Per un attimo, mi è sembrato l’inizio di un film horror.

Mi rendo conto di aver scritto un papiro, ma come poteva essere altrimenti? Revenge è finito. Grazie ad Amanda l’intera famiglia Grayson è schiattata. Il nome di David è stato ripulito, lui è morto e resuscitato. Emily Thorne, come alter ego, è ormai sepolta e Amanda Clarke ha avuto la famiglia che ha sempre desiderato. Onestamente non approvo molto la scelta dell’happy ending, perché trovo che non sia coerente con il resto della storia, come d’altronde non lo è stata l’intera stagione. Sono sempre stata pronta ad attaccare le nuove scelte narrative e la nuova scrittura, e in realtà penso ancora che il finale della terza stagione, con qualche modifica, fosse, tutto sommato, il finale perfetto. Nonostante questo, però, mi sento di dare a questo episodio un gran bel voto: 9. Perché nel complesso, almeno per la prima mezz’ora, è stato ben scritto e le scelte narrative sono state ben strutturate. Revenge, non pensavo di dirlo, ma mi mancherai. Spero che quest’ultima recensione vi sia piaciuta. A presto (con qualche altro show di cui discutere insieme),

Fede.

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