Revenge: Recensione 4×20: Burn

Revenge: Recensione 4×20: Burn

Non sono passati nemmeno due minuti dall’inizio della puntata che già sento risalirmi la cena per i conati di vomito. Ma veramente devo guardare una scena in cui Margaux e Louise si accapigliano per l’amore e le attenzioni di mamma Victoria? Mi sento male. Eppure sembra che le nuove cattive non poi così cattive d’ora in poi potrebbero essere loro. Avete bisogno di altre dimostrazioni della deriva che sta prendendo lo show? Affrontiamolo. Creiamo centri di recupero e gruppi di sostegno, quello che volete, ma affrontiamolo. Io ormai faccio il conto alla rovescia e spero che manchino solo una manciata di episodi al termine di questa agonia.

Louise e fakeAmanda sostituiscono la lapide e qundi d’ora in poi ci accordiamo tutti per chiamare fakeAmanda Emily e viceversa, insomma ad ognuno il proprio nome di battesimo. Un passo avanti verso il destino dei Jamanda. Già perché se c’è una cosa di cui sono fermamente convinta è che i Jamily non siano mai veramente esistiti. Il bonaccione Jack Porter non aveva alcuna speranza con Emily Thorne, l’alter ego vendicativo di Amanda. Questo spiega il perché in questo telefilm, basato su tutt’altro che su sentimenti melensi, ci fossero più ship che in un fotoromanzo. Infatti, l’alter ego Emily Thorne la vendicatrice stava benissimo con Aiden, con cui condivideva la storia e i propositi di vendetta, e aveva il suo perché anche con Daniel, per la classica storia del vedere oltre le apparenze. Invece l’unico ad aver avuto una chance con Amanda è sempre stato Jack. Potranno ricominciare da dove avevano lasciato, ossia dal matrimonio con gli scopini. Fingerò di non sentirmi morire solo all’idea, però voglio premiare la coerenza narrativa: prima il telefilm parlava di vendetta ed era incentrato su Emily Thorne e lo amavo alla follia, ora il telefilm non parla di un cazzo ed è incentrato su Amanda Clarke e lo odio terribilmente. Se non è coerenza questa, ditemi voi.

Il momento della sfilata è stato un misto tra evento da fashion blogger e Blair Woldorf alla fashion week, almeno c’era un alto tasso di manzi ad indorare la pillola. Sarebbe stato ancora meglio se fosse stata una sfilata di costumi da bagno, ma a quanto pare Revenge non è ancora a questo punto di trash. Insomma per arrivare ai livelli di PLL ce ne vuole. E meno male. Caro Nolan, non solo quella con Ems è stata la parte migliore della tua vita, ma anche la parte migliore del telefilm. Mi associo al tuo mood nostalgico. Nolan shippa fortissimo i Jamanda, è più fangirl di me con gli Aimily e ho detto tutto. La mia gioia all’idea della dipartita di Jack non la potete neanche immaginare. Questa serie avrà un finale decente? Cado dalla sedia dall’emozione. Come minimo torna nel prossimo episodio, ma non mi voglio tirare la zappa sui piedi da sola.

Ben finisce direttamente nella friendzone, ma questo io lo sapevo. Si sentiva aria di crisi già dallo scorso episodio. La scena in cui il poveretto spunta fuori dal nulla come un fungo è stata di una pena assurda, ma non per il cuore spezzato del personaggio di cui non me ne potrebbe fregare di meno, ma perché è stata una classica scena da soap opera: lei e l’amico parlano dell’amore che lei prova per l’altro e lui è lì che ascolta tutto. Non posso smettere di pormi questa domanda: cosa è diventato questo telefilm?

David. E’ arrivato il momento di parlare di lui, purtroppo. Gli autori credevano veramente che questa storia del linfoma avrebbe dato una svolta alla sua storyline? Cosa è stato resuscitato a fare? Giusto per uccidere Conrad, ossia uno dei personaggi maschili migliori, rovinare tutte le scene a cui ha preso parte e poi morire per davvero? Non ce la posso fare. Ormai non so più che telefilm stiamo guardando. Si salverà? Morirà? Dirà ad Amanda che sta facendo la chemio?

Il personaggio misterioso a caccia di Amanda era, come previsto, Mason, deluso dalla perdita del suo romanzo, della sua storia. Le parole di Mason sono piuttosto veritiere. Amanda è stata Emily per così tanto tempo che probabilmente non sa più come vivere senza la vendetta, ma ahimè temo che invece dimosterà di poterlo fare. Sarà questa la sua vera rinascita, la battaglia che dovrà combattere d’ora in poi, a quanto pare, sarà quella di vivere una vita normale, con tutti i problemi di una vita normale.

Gli ultimi tre minuti dell’episodio mi hanno ripagato completamente dei quaranta lunghissimi minuti precedenti. La sola vista del trono per me poteva bastare, ma vedere Victoria suicidarsi bruciando con la sua stessa casa è stato qualcosa di perfetto. Devo dire poco incline con la psicologia del personaggio, ma comunque molto scenografico, nonostante gli effetti speciali di bassissimo livello. Spero che abbia lasciato delle prove per incastrare Amanda del proprio omicidio, perché questa sarebbe la vera Victoria.

A questo punto però ci sono solo due considerazioni da fare: non c’è Revenge senza Victoria Grayson e non esiste che ci facciano credere che si è mai potuta salvare da quell’esplosione. E volendo aggiungerne una terza: non esiste che adesso il testimone della vendetta venga raccolta da Margaux e Louise. Quindi in qualsiasi cosa la metti questa scelta degli autori non può che andare a finire male. Cosa potrebbe ancora accadere per far proseguire la trama? Non ne ho la più pallida idea e ho paura per questo. Nel complesso darei all’episodio un 7, solo per la confusione che è riuscito a creare e ovviamente per il finale. Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Fatemelo sapere nei commenti.

A presto, Fede.

[banner]