Recensione: “L’ amore bugiardo” di Flynn Gillian

amore-bugiardoTitolo: L’ amore bugiardo

Autore: Flynn Gillian

Edito da: Rizzoli

Pagine: 462

Prezzo: 18,00 €  

Data d’uscita: –

Trama: Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore. Lui la conquista con il sorriso sornione, l’accento ondulato del Missouri, il fisico statuario. Lei è la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, il tipo che non si preoccupa se bevi una birra di troppo con gli amici. Sono felici, innamorati, pieni di futuro. Qualche anno dopo però tutto è cambiato. Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui proprietario del bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia anonima e sperduta. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall’angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, “L’amore bugiardo” è una incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà il lettore a chiedersi se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme accanto.

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La recensione:

WOW.

Questa è sicuramente la prima cosa che ho pensato per i 10 minuti successivi alla chiusura del libro; posso dire che quel wow comprende una vasta gamma di sensazioni. Tristezza, disgusto, rabbia, frustrazione, ammirazione, stupore, persino dolore. Sicuramente questo libro l’ho vissuto dalla prima all’ultima pagina e, questo, è sicuramente positivo; da mesi una lettura non catturava così la mia attenzione, da mesi non avevo la necessità di leggere “ancora un capitolo, ancora una pagina, una frase”, da mesi non mi sentivo così viva grazie ad un libro.

Il libro è a due voci, seguiamo Nick negli attimi presenti ed Amy in quelli passati leggendo spezzoni del suo diario che iniziano all’epoca in cui conobbe Nick, il suo attuale marito, ed arrivano sino al momento presente; inizialmente ho provato un misto di disgusto e tenerezza per Nick, l’uomo insoddisfatto che non riesce mai e poi mai a rendere felice la sua bella moglie, che per lui aveva lasciato la famiglia e la vita conosciuta fino a quel momento per trasferirsi in una monotona cittadina del Missouri per occuparsi della suocera malata e prossima alla morte (“Un clown poco lontano gonfiava un palloncino a forma di animale, un uomo comprava una rosa, un bambino leccava un cono gelato, e intanto un’autentica tradizione nasceva, nostra soltanto e destinata a durare per sempre: Amy che strafaceva e io che non ero mai, mai all’altezza dei suoi sforzi. Buon anniversario, stronzo”), capite? Ci si sente partecipi nei confronti di Amy, che organizza qualcosa di splendido per l’amato marito che, puntualmente, la delude e si prova astio nei confronti di tale marito, però, pensandoci un attimo, si prova anche pena per l’uomo che, pur innamorato della moglie, non riesce ad essere al suo stesso “livello” emotivo e si vede sempre sottolineare, dai gesti da lei compiuti, questa sua mancanza.

Ed ovviamente, ci si sente vicini alla dolce Amy, la dolce Amy che soffre alla vista del sangue, la dolce Amy che desidera avere dei figli, la dolce Amy spaventata dal marito (“Io non sono davvero convinta che Nick possa farmi del male. Però mi sentirei più tranquilla, con una pistola”), la dolce Amy che cerca di farsi amare di nuovo da un marito che non la ama più; ma come si fa a non amare questa donna che tutti amano? Dunque, Amy è buona e Nick è cattivo. E quando, nel giorno del loro quinto anniversario, la ragazza scompare lasciando segni di colluttazione nella casa, è scontato che Nick diventi il primo sospettato. Ed ogni indizio porta a lui. Ma sarà davvero così? Il finale è dolceamaro, non è quello che avrei voluto, non è quello che mi sarei aspettata, ma è quello che posso capire, perché un libro del genere ha bisogno di un certo tipo di conclusione e, qualsiasi altra conclusione, probabilmente avrebbe guastato, almeno in parte, la struttura della storia (anche se mi avrebbe resa immensamente più felice).

Consiglio, davvero vivamente, di leggere questo libro. E ricordate “ogni storia ha due facce”.

Valutazione:

★★★★

Recensione a cura di Martina

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