Recensione: “Quando il diavolo mi ha preso per mano” di April Genevieve Tucholke

E’ uscito ormai da qualche mese, ma solo oggi posso parlarne con voi grazie alla splendida PIEMME, che mi ha inviato la copia cartacea di questo romanzo. Sto parlando di “Quando il diavolo mi ha preso per mano”, un libro che racchiude tantissimi generi: dal paranormal, al romance, all’horror.. insomma abbiamo proprio di tutto! Solo leggendone la trama me ne sono innamorata, conservando così moltissime aspettative, ma sarà riuscito a conquistarmi veramente alla resa dei conti?

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Titolo: Quando il diavolo mi ha preso per mano

Autore: April Genevieve Tucholke

Edito da: Piemme Freeway

Pagine: 264

Prezzo: 16,00 €

Data d’uscita: 15 aprile 2014

Trama: Nel paesino di mare dove abita Violet White non succede mai niente… fino a quando River West non affitta la casetta dietro la sua e incominciano ad accadere cose inquietanti. River è soltanto un bugiardo dal sorriso irresistibile e un passato misterioso? O dietro i suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos’altro? La nonna di Violet l’aveva sempre messa in guardia dai giochi che sa fare il diavolo, ma lei non aveva mai pensato che potesse nascondersi dietro un ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè e ti fa tremare di passione.

La mia recensione:

Amore, odio, quanti sentimenti contrastanti! E’ sempre difficile recensire un libro, e lo è ancor di più quando quest’ultimo gioca con i tuoi sentimenti! Ebbene sì, perché “Quando il diavolo mi ha preso per mano” è stata per me una lettura all’insegna della perplessità, ma allo stesso tempo della devozione più profonda. Non avete capito nulla? Non mi stupirei miei carissimi lettori, perché questa volta sono veramente in difficoltà. Mentre cercavo di chiedere a gran voce “PERCHE’ MI FAI QUESTO” alla Tucholke, mi sono ritrovata inaspettatamente a sottolineare delle frasi di questo Young Adult: da quelle bellissime, ai controsensi, alle “ma insomma la vogliamo finire con questi giri di parole?”, insomma avete capito qual è il punto? No? Beh, cercherò di spiegarvelo meglio. 

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Parliamo della trama, caratterizzata da un’idea GENIALE, infatti come vi ho scritto poco sopra è stata la primissima cosa che mi ha colpita. Violet & Luke sono fratelli gemelli e vivono nella loro grandissima casa, in una cittadina dove apparentemente non succede nulla di eclatante. Qualsiasi persona penserebbe: “Beh, non c’è nulla di strano no?”, ma non io. Ho trovato un po’ anormale leggere le vicende di due ragazzi che non avevano una benché minima difficoltà a cavarsela senza i propri genitori, soprattutto per l’età di ognuno di loro. Non finisce però qui, perché a quanto pare qualsiasi bambino in questa cittadina si prende la briga di girovagare di notte nei cimiteri, con un bel paletto alla mano.. un po’ forzato non credete?

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Lasciamoci però alle spalle questa piccola pecca e parliamo di quello che mi ha veramente conquistata, ma che l’autrice non mi ha voluto proprio approfondire! (ARRGH!) Sia tu maledetta April Genevieve Tucholke! Dopo ciò penso che il diavolo verrà veramente a bussare alla mia porta e mi prenderà per mano, ma poco mi importa: in questo libro sono tutti dei ragazzi super hot, non corro nessun rischio! Comunque, il fulcro di questa storia è secondo me River Walker, ragazzo assolutamente promettente ai fini della storia, ma che l’autrice mi ha fatto allontanare per tre quarti di libro! No, non sto scherzando e mi scende ancora la lacrimuccia per giunta! (SOB) -Sono riuscita a perdonarla in parte con l’ingresso di Neely, ma non mi ha dato nemmeno li una soddisfazione. Uno spiraglio di triangolo amoroso, un’incertezza, un ripensamento.. niente!! Si vede che sono arrabbiata vero? Beh lo sono.

<<Questo bacio arrivò come uno shock minore rispetto a quello nel cimitero. Quella volta ero diventata una statua di marmo dal collo in giù. Ma non ora. Adesso mi muovevo. Lo baciai anch’io. Non avevo idea di quello che stavo facendo, ma sentivo di saperlo.>> Da “Quando il diavolo mi ha preso per mano”.

Queste sono le frasi che amo, che mi fanno battere il cuore, che mi lasciano un alone di mistero. Violet sentiva di saperlo, ma perché? Perché stabilisce questa connessione con River fin dal primo giorno? Vorei saperlo credetemi, il punto è che non lo so! Per 270 pagine non ho fatto altro che chiedermi il perché di questa scelta, una scelta che avrebbe potuto cambiare l’intero libro. Avrebbe incalzato i toni, li avrebbe resi più passionali e interessanti, più cupi, più intriganti, ma tutto viene giustificato con “il bagliore”.

<<Stiamo parlando di te che commetti un omicidio. Un omicidio. Non pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in quello che hai fatto? Per niente?>> Da “Quando il diavolo mi ha preso per mano”.

<<Smisi di dimenarmi. Cominciavo a sentirmi meglio. River aveva ragione. Alcune persone meritavano eccome di morire. Un bagliore incontrollabile non era poi una cosa grave.>> Da “Quando il diavolo mi ha preso per mano”.

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Come possiamo notare da queste due citazioni ravvicinate, Violet cambia spesso idea, ma perché? Il bagliore è una trama azzeccata, oscura ed è anche il punto forte del libro, allora perché trattarla così in secondo piano? Certo, spesso River utilizza il suo potere, perché ne è dipendente, ma perché ha così bisogno di stare al fianco di Violet tutte le notti? Il libro ha una tonalità cupa, incalzante, ma un po’ lenta all’inizio, perdendosi spesso in dettagli futili. Nella seconda parte si aggiunge un po’ di pepe e mistero, il tutto è accompagnato da un colpo di scena azzeccato e un finale poco aperto. Quello che mi chiedo è: i miei dubbi verranno svelati nel capitolo conclusivo di questa duologia?

“Quando il diavolo mi ha preso per mano” non è stata la lettura che mi aspettavo, avrei voluto qualcosa di più osato, considerando che spesso si sfora dal tema Young Adult. Ho apprezzato il lato misterioso del libro, aggiunge una particolarità in più che non posso ignorare. L’autrice è uscita completamente dagli schemi e questa è una cosa certamente da apprezzare, ha scritto capitoli azzeccati da togliere il fiato, mentre altri a mio avviso un po’ irreali. Come avrete capito sono estremamente in difficoltà a valutare questo libro, che è stato per me un altalena di emozioni contrastanti. Tuttavia NON è assolutamente una brutta lettura, forse le mie troppe aspettative hanno un po’ offuscato il mio parere complessivo.

Valutazione:

★★★ 1/2

Mi aspettavo di più!

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