Piccole Donne (Film): Recensione

Sono cresciuta con Piccole Donne. É il libro per eccellenza di mia madre, quello che è giunto nelle mie dolci manine fin da una prematura età. Questo libro mi ha accompagnato per vari anni, fino a quando non diventai abbastanza grande per leggerlo. Un libro che se ci pensate non ha niente di speciale, perché racconta semplicemente una storia. Una storia che è proprio grazie alla sua semplicità che riesce ad avere un grande successo.

Ed eccoci ad oggi, a parlare di quell’opera che mi ha tenuto compagnia nelle notti più buie, fino a giungere sul grande schermo. Piccole Donne riesce ancora una volta a far centro, trasmettendo quella purezza che tanto manca nei film di oggi. Sicuramente il film si avvicina ai giorni nostri, dando una nuova interpretazione alla trasposizione letteraria. La storia delle quattro sorelle Meg, Jo, Beth e Amy, ha affascinato tutti fin da piccoli e si conferma ancora una volta una storia brillante, femminista e dannatamente osata.

Una nuova linea temporale dà la giusta reinterpretazione all’opera, che ha avuto già diversi adattamenti, rendendo ancora una volta Jo la protagonista essenziale di quelle pagine che amiamo tanto. Il cast scelto è poi eccelso, fa il suo lavoro e rende la pellicola ancora più coinvolgente.

Non possono mancare certamente i momenti divertenti, così come non possono mancare quelli estremamente drammatici. E poi c’è il romanticismo, quello che non può mancare in nessun opera, nemmeno nelle storie di Jo, nonostante lei si definisca una zitella fatta e finita. Piccole Donne è un film che riesce a fare il suo lavoro, riuscendo a non stravolgere l’opera letteraria e mantenendo la giusta lunghezza d’onda per tutta la durata del film.

Sebbene molto corposo, riesce a eccellere in ogni frame, con una scenografia, fotografia e delle musiche ovviamente azzeccate e bellissime. Riesce a centrare l’epoca in un modo alquanto moderno, non stravolgendo nemmeno un po’ la vera naturalezza degli eventi. É un film coraggioso, interpretato con arguzia. Il resto riesce a crescere da se. Se ancora non conoscete questa opera (credo sia alquanto improbabile, ma non si sa mai!) questa è l’occasione per recarvi al cinema e vedere qualcosa di veramente sensazionale. Qualcosa che ancora una volta premia il nostro essere donne, portandoci in un viaggio senza precedenti.

Voto 8