La casa di carta 4: Recensione

Finalmente è arrivato il giorno che avrebbe dovuto porre fine alla quarantena, tuttavia le cose non vanno mai come previsto, un po’ come nella Casa de Papel. Aspettavamo sicuramente con ansia la quarta parte, dopo una terza stagione assolutamente adrenalinica, che mi aveva tenuto incollata allo schermo. La vita di Nairobi era appesa un filo, così come il piano dello stesso professore. L’ingegno che c’è dietro ai suoi piani è sempre ogni presente, pronto a stupirci quando meno ce lo aspettiamo. Voglio ovviamente parlarvi della quarta stagione senza spoiler, in modo da non rovinarvi il viaggio che non sarete pronti a percorrere.

La casa di Carta è sicuramente sulla bocca di tutti. C’è chi la odia, chi la ama e chi si trova nel mezzo. Per quanto mi riguarda, le prime tre stagioni di questo telefilm mi hanno letteralmente inchiodato allo schermo. É una serie che è riuscita a catturarmi soprattutto per la sua idea in sé. Da una semplice rapina, fino ad arrivare ad affezionarci a i personaggi più storici dietro a quelle maschere di Dalí. La mente del Professore è certamente la più geniale di tutte. In questa quarta parte riesce ad emergere solamente verso il finale, rimanendo un pochino nell’ombra per tutta la durata degli otto episodi.

Questa scelta mi ha chiaramente stranito, soprattutto dopo tre parti dove tutto ruotava alla mente del professore. Infatti questa volta i suoi magistrali insegnamenti scarseggiano. Ci concentriamo maggiormente sulle vicende della banca di Spagna e sul destino dei nostri personaggi. Un destino che ha frantumato il mio povero cuoricino in mille pezzi, sopratutto per quanto riguarda un episodio particolare. Ovviamente non posso parlarvi di cosa si tratta, ma tenete i fazzoletti pronti.

La caratterizzazione dei personaggi questa volta lascia un pochino a desiderare, perdendosi in fronzoli puramente evitabili, ma ci regala comunque qualche momento degno di nota. Per quanto mi riguarda avrebbero potuto tranquillamente eliminare qualche episodio e continuare un pochino di più con la trama dopo la 4×08, che non fa altro che allungare un brodino già visto. Non so, questa quarta parte aveva qualcosa che mancava, qualcosa che non brillava chiaramente ai miei occhi. Forse mi aspettavo più piani messi in atto, un po’ come nelle stagioni scorse. Alla fine il bello è proprio vedere il professore che progetta i suoi piani. Ma ogni piano è pronto a crollare, proprio quando meno te lo aspetti.

Nonostante tutto, è un prodotto ottimo, soggetto a troppe critiche per una visione un pochino troppo pretenziosa. La casa di carta è proprio bello per quello che ci mostra. Con i suoi difetti, gli amori un po’ troppo smielati e piani forse talvolta inverosimili. Però alla fin fine è un marchingegno che riesce a funzionare sempre, senza fronzoli. Preparatevi ad assistere a qualcosa di un pochino più dentro le mura, piuttosto che a un elaborazione esterna del piano. Un piano che è sempre eccellente e pronto a stupire il telespettatore quando meno se lo aspetta.

Voto 7.5