IT – il Film: Recensione

IT – il Film: Recensione

Oggi, 19 Ottobre 2017, uscirà il film più atteso dell’anno. Si tratta di It, celebre opera tratta dal romanzo di Stephen King. Un film che ho atteso fino al midollo e che ho potuto vedere in anteprima questa notte al cinema. Ben conoscente dell’opera degli anni novanta, con un Tim Curry sublime, ci ritroviamo ai giorni nostri, ridimensionandoci e riadattandoci al nuovo pagliaccio che tutti temiamo. Nonostante abbia sfogliato qualche pagina di King, non ho mai potuto leggere la sua opera per intero, tuttavia è mia intenzione farlo al più presto. Conosco però la storia, sono ben informata su quello che accade nell’opera letteraria, così come ricordo la prima interpretazione televisiva alla lettera. It del 2017 è sicuramente un’opera diversa. Abbandonate tutto quello che ricordate, preparandovi così ad accogliere una vera e propria rinascita. Bill Skarsgård è un Pennywise perfetto sotto ogni aspetto. Inquietante, divertente, sublime, ansiolitico. Perché sì, io It non riesco a guardarlo con occhi di terrore, anche se lui si nutre proprio di questo. It non è una storia di paura, ma di amicizia. La paura è lo sfondo che accomuna, unisce e fa lottare fino all’ultimo degli ingenui ragazzini.

Un’ambientazione che ci rimanda sicuramente a Stranger Things, così come i temi trattati. Le interpretazioni degli attori, che sicuramente perderanno nel doppiaggio, sono sublimi, riuscendo anche a far commuovere nel momento giusto. Alla fine It è un’opera immensa, inadattabile allo schermo, tuttavia la regia di Andrés Muschietti è riuscita a renderla impeccabile. E’ vero, tante scene fondamentali sono state omesse e la trasformazione di Pennywise è leggermente diversa; la cittadina di Derry però, sa come caricare una sana dose d’ansia nello spettatore. Amabile la scelta di ambientare l’opera negli anni ottanta invece che negli anni cinquanta, per rendere così il sequel ancora più lineare e coerente. It è sicuramente pronto a farci galleggiare tutti, insieme al suo fantastico palloncino rosso. Bill, Ben, Beverly, Richie, Eddie, Mike ed Henry sono dei ragazzini unici, che ci fanno riscoprire il dono dell’amicizia.

Un’amicizia solida, che nasce spontaneamente, senza che se ne rendano conto. La paura è sempre pronta ad affacciarsi, anche quando si pensa di averla sconfitta. Ed It è sempre pronto ad accoglierla. Ma anche l’ironia è sempre pronta a sbocciare, con un Richie impeccabile, sincero, sempre con la battuta pronta. Ed è qui che si scopre alla fine la genialità di King. Diversi fattori, sfaccettature in una sola e unica opera. Forse resa frettolosa in un film diviso in sole due parti, per un libro che ne conta più di mille, ma io l’ho trovata comunque egregia. Forse It e i film degli orrore non mi faranno mai paura, ma la dose d’ansia prima di iniziarne uno, è quello che mi fa capire dopo due minuti se il film sarà realmente all’altezza delle mie aspettative. Il club dei perdenti sarà pur conosciuto con questo nome, ma il coraggio non gli manca di certo. Una pellicola in cui non manca niente, smettetela di andare al cinema con troppe aspettative e godetevi quello che ne viene.

Voto 9

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