Grey’s Anatomy: Recensione 11×17: With or Without You

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Grey’s Anatomy: Recensione 11×17: With or Without You

Shona cara, se potessi almeno pagarmi per tutte le lacrime che consumo guardando i tuoi episodi, diventerei milionaria. In occasione dei dieci anni di Grey’s, questa puntata sembra proprio cadere a fagiolo. Vuoi per coincidenza, o vuoi per spreco di fazzoletti. Sta di fatto che questo episodio è quello che io chiamo “il male di vivere”. In senso buono ovviamente, perché Derek è tornato ed ha deciso di dire la verità a sua moglie. E noi bravi fan da casa, che abbiamo amato questa ship per lunghi dieci anni – soffrendo con loro – non potevamo che restare interdetti e consfumati dai feelings, soprattutto dopo le parole di Derek.

Il mio cuore si è fermato e spezzato alla vista di quel kiss, per poi ritornare a comporsi piano piano nei minuti finali. Dillo Shonda, tu ci godi a farci del male, perché non avresti messo questa specializzanda odiosa, con tanto di attrice odiosa. No, non l’avresti fatto se non per colpire nel segno. E giuro che stavo per venire a casa tua a suonarti il citofono fino alle cinque di mattina per prenderti a pesciate in faccia, non mi avrebbe fermato la distanza questa volta.. credimi! E si, sono pazza che scrivo la recensione parlando con la creatrice del telefilm, ma non ci posso fare niente se sono praticamente cresciuta con questa ship.

E poi, se vogliamo dirla tutta, le pugnalate al cuore di super feelings mi sono arrivate con l’abbraccio Mer & Alex. Quanto adoro questi due insieme, Alex riesce a completare la mancanza di Cristina in un certo senso e infatti è uno dei miei personaggi preferiti (che strano). Se poi aggiungiamo che nell’episodio siamo tornati un po’ indietro nel tempo, mi trovate nel letto stecchita. Ovviamente parlo dei casi degli specializzandi, che lottano per ottenete una chance migliore. Dal parallelismo della sanguisuga, al pagamento in denaro per gli interventi. Chi è veterano come me, sicuramente si sarà reso conto di questi casi rivisitati, sopratutto se ha a casa i dvd/puntate e le rivede a loop a letto stile comatoso con gravi problemi di salute.

Quindi, dopo ben 10 anni, TU, mio dolce telefilm, riesci ancora a farmi rivivere le emozioni di una volta. E’ vero, non ci sono più le vecchie dinamiche, però non ci si può lamentare. Le risate non mancano mai, come nel caso della mamma di Owen! Poor Amelia a tal proposito, ma sappiamo benissimo il caratterino di Owen se istigato dove può arrivare. Per fortuna alla fin fine sono riusciti a chiarirsi, perché come ho già detto più volte nelle recensioni precedenti, mi piace vedere il personaggio di Owen col sorriso! Vederlo vagare in giro per l’ospedale triste perché gli manca Cristina, non può che rattristare anche me! Quindi forza Owen & Amelia! Vi lascio col dialogo finale di Mer & Derek, così potete affogare nei feelings insieme a me!

Derek: <<Ricordati del post-it, di Zola e Bailey, del tumore sul muro  e delle cuffiette con i ferry-boat. Pensavo che Washington fosse tutto. Ma mi sbagliavo. Tu.. Tu.. tu sei tutto per me. Ti amo. E non smetterò mai di amarti. Meredith, non posso vivere senza di te. Non voglio vivere senza di te. E ho intenzione di fare tutto ciò che mi è possibile per dimostrartelo.>> Meredith: << Io posso vivere senza di te. Ma non voglio vivere senza di te. Non voglio doverlo fare, mai.>>

“Quando passiamo molto tempo senza determinate cose, è facile dimenticare quanto in realtà ci servano. Dimentichiamo quello che un tempo era nostro. E dimentichiamo anche cosa si provi ad avere quelle cose. Non tanto ciò che ci serve, quanto ciò che vogliamo. E’ per questo che è così importante fermarci di tanto in tanto. A ricordarci che solo perché possiamo vivere senza qualcosa, non significa che dobbiamo farlo.”

Voto 9

Grazie per i migliori 10 anni della mia vita.

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