Bridgerton: Recensione (Netflix)

Shondaland è tornata! Quando si tratta di lei, non possiamo di certo farci sfuggire una sua nuova produzione. Questa volta si tratta di un telefilm abbastanza rivisto, in quanto intraprende un mix variegato di nostre vecchie conoscenze. Bridgerton ha infatti diverse similitudini, e la prima che balza all’occhio, è sicuramente quella con Gossip Girl. La vocina fuoricampo, che spia chiunque e spettegola sugli intrighi avvenuti a corte. Abbiamo una protagonista ambita e un corteggiatore da mangiarsi gli occhi, in otto episodi che accompagnano una storia di amore alquanto passionale.

La rivisitazione di Bridgerton non è di certo fedelissima all’ottocento Londinese, tuttavia ne apprezziamo la sua interpretazione moderna. Tra canzoni dei giorni nostri riadattate, fino ad arrivare alla diversità di razza, che non può essere che apprezzata. Insomma, Shonda ancora una volta non bada a stereotipi e mostra quello di cui va più fiera: non esiste diversità. Come ben fa nei suoi vecchi telefilm d’altronde: Grey’s, HTGWM e Scandal. Chi la conosce lo sa bene, con i suoi telefilm si va sempre sul sicuro, fin quando non decide di abbandonarli (ma questo è un altro discorso.. Grey’s coffcoff).

Tuttavia, tornando a parlare di questa nuova produzione Netflix, posso solamente che consigliarvi Bridgerton. Non ci sono colpi di scena, la trama è certamente prevedibile, non manca qualche chicca no sense… ma ve innamorerete comunque. Pieno di cliché, ci catapultiamo nell’ottocento, dove la passione dei due nostri protagonisti ci divorerà, in un vortice senza fine. Insomma, solo la presenza del Duca vale la serie stessa, ammettiamolo. Ad ogni modo, vi ritroverete a guardare qualcosa di godibile, che non vi impegnerà troppo la mente. Non vedo già l’ora della seconda stagione!

Voto 8