Animali fantastici – I segreti di Silente: Recensione  (Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore)

Sicuramente Animali Fantastici non ha avuto un percorso facile, tra varie interruzioni e cambi di cast. Come infatti ricorderemo, il volto di Johnny Depp ha interpretato per ben due film il famigerato Gellert Grindelwald. Mads Mikkelsen ha preso il suo posto in modo alquanto improvviso, ma questo non ha sicuramente giovato alla trama lineare del film. Si, state per leggere la recensione più cattiva di tutti i tempi, perché il terzo capitolo del famoso franchising non mi è proprio piaciuto. Ma attenzione, a chi è piaciuto il film, invito alla serenità più totale, perché il mio è un parere molto oggettivo e critico di quello che ho visto per due ore e venti minuti. Partiamo quindi dal principio! Attenzione, contiene possibili SPOILER!

No, non stiamo per vedere il nuovo Bambi, bensì la nascita di un ‘Qilin’ politico (creatura magica su cui è incentrato il film). Quello che balza subito all’occhio, è sicuramente la slegatura coi film precedenti. Sappiamo l’importanza delle creature in questa saga, infatti il nostro Newt è l’unico che rimane coerente col suo personaggio! Tuttavia, il Qilin è una creatura molto centrica, che trascura l’intera bellezza della saga stessa. Ricorderete come Newt sia sempre alla ricerca di nuove creature, infatti la scena più vicina ai film precedenti, è proprio quella che vediamo con i simpatici ‘granchietti’ (unica scena che salvo in tutto il film). Ma il restante dei personaggi, riesce ad essere invece completamente snaturato.

Grindelwald è il primo che mi sento di tirare in causa. Un Grindelwald completamente opposto a quello di Depp. Ora, non è che se cambiamo attore dobbiamo anche cambiare totalmente personaggio. Non possiamo cancellare completamente una certa interpretazione, non possiamo nemmeno cancellare un certo carattere. Ma soprattutto, non possiamo non dare spiegazioni sul cambio del suo volto. E credetemi, potevano inventarsi mille idee al riguardo. E poi, l’ennesima mia domanda, quella a cui sto ancora cercando risposta: Grindelwald è improvvisamente politico? Insomma, sono molti i temi che potremmo trattare, che rendono il film totalmente sbagliato e per nulla inerente con quello già visto in precedenza.

Non solo abbiamo un improvviso cambio di bandiera, bensì assistiamo anche alla sparizione di alcuni personaggi. In primis la più lampante: Tina. Ora, capisco che la povera attrice abbia contratto il covid in piena registrazione, ma non si può veramente dare a un personaggio così principale un minuto in tutto il film. Sostituito anche in modo palese da Bunty. Avrei preferito rimandare l’ennesima uscita della pellicola, invece che vedere sta cafonata. Altra sparizione importante è quella di Nagini. Braccio destro di Grindelwald che non si sa dove sia finita, sostituita da Queenie in modo imbarazzante e bipolare. Già era insensato rendere Queenie malvagia, ma tutto questo continuo cambio di personalità non ha un senso logico. E da qui possiamo poi collegarci a Jacob, per la più grande assurdità di tutto l’intero film.

Come pochi evidentemente ricorderanno, Jacob è un Babbano. Si, un Babbano che per tutta la saga è stato privilegiato, snaturando anche molte leggi magiche. Chiunque abbia letto la saga di Harry Potter, sa benissimo che i Babbani non possono assolutamente vedere Hogwarts. Ora, non solo Jacob riesce a vederlo, ma riesce addirittura ad entrarci con una bacchetta finta. Con questa bacchetta farà magie grazie ad altri maghi (quindi non le farà lui personalmente), oltre a sapersi smaterializzare da un luogo all’altro, incluso da Hogwarts stesso. No, non ci si può smaterializzare da Hogwarts, ancor men che meno dalla stanza delle necessità, ma a quanto pare ad oggi tutto è possibile, soprattutto continuare a distruggere ripetutamente sette bellissimi libri di Harry Potter.

I problemi della pellicola non sono finiti certamente qui, perché il nulla cosmico continua a riempire le due ore in modo abbastanza marginale. Come saprete, il titolo di questo film è ‘I segreti di Silente’, ma questi non sono nemmeno trattati, se non per due cosine che sapevamo praticamente già. Infatti il film si trasforma improvvisamente in una lotta politica, con vari combattimenti magici completamente inseriti a casaccio. Combattimenti resi completamente esagerati, se non totalmente fuori contesto. Il Qilin ritorna ad essere poi il protagonista, con Newt che rivela l’esistenza di un suo gemello.

Senza un nessun nesso logico, il Qilin finto muore di getto (fino a qualche minuto prima correva spensierato) e Grindelwald viene cacciato. Yusuf Kama (assistente di Newt), che aveva promesso grandi cose in tutto il film, riesce a compiere una beata mazza, finendo così per rimanere marginale come ‘Lally’ (spalla di Jacob negli incantesimi). Insomma, personaggi di un certo conto.

In tutto ciò, non poteva mancare un po’ di sano fanservice diviso in due. Il primo ci viene regalato con una panoramica di Hogwarts, dove si intravede qualcuno sulla scopa vestito da Grifondoro che insegue un boccino d’oro (ehm. ehm); il secondo invece avviene tra Aberforth e Credence con un ‘always’ buttato lì a casaccio. Non potevano poi mancare le stesse musiche di Harry Potter, che dovrebbero cercare di salvare il film, senza però che ci sia qualcosa da salvare. Anche la stessa Ariana, trascurata più volte nella saga cinematografica di Harry Potter, non è riuscita ad essere la punta centrale del film. Anzi, ancora una volta è stata trattata in modo alquanto marginale, nonostante ci sia parecchia documentazione da cui trarre informazioni. Insomma, la pellicola riesce proprio a fare un brutto lavoro, non dando un senso a quello che si è strutturato in precedenza.

Già nel film precedente, erano state fatte scelte alquanto discutibili, ma con questo terzo capitolo si arriva alla catastrofe della saga intera. Anche per un fan esterno ed estraneo alla saga di Harry Potter, secondo me continua a non funzionare. E’ slegato, completamente a senso unico e atrocemente noioso. Il finale è un’ennesima nota dolente, una nota che per me può mettere anche la parola fine. La politica deve proprio andare di moda, per fare una scelta così insensata, altrimenti non trovo proprio altre spiegazioni. Animali Fantastici era una saga con svariate possibilità, iniziata molto bene col primo film, ma poi gestita veramente coi piedi nei suoi seguiti. Veramente un colpo basso per una grande fan di Harry Potter, che avrebbe veramente voluto tornare a casa.

Voto 2

Una risposta a “Animali fantastici – I segreti di Silente: Recensione  (Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore)”

  1. Visto anche io, purtroppo han fatto un gran caos. Sembrava quasi che chi ha pensato questo film non avesse visto i due precedenti. Anche non conoscendo i libri profondamente, per chi ha visto solo i film, pare un brutto film. Peccato!
    Severa ma giusta

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