The Walking Dead: Recensione 7×12: Say Yes/È giunto il momento

The Walking Dead: Recensione 7×12: Say Yes/È giunto il momento

A chi mancavano le puntate introspettive di The Walking Dead? Io sono sicuramente tra le candidate, lo ammetto. Questo show d’altronde è la mia linfa vitale e anche in puntate transitorie come la 7×12, riesco sempre a trovare una profonda bellezza. Direttore dell’episodio non poteva che essere quindi Nicotero, che ci accompagna da sempre con queste scelte di storyline/regia/tappabuchi/che palle in questa serie non succede mai un cazzo. 

Sicuramente è questo quello che state pensando dopo la visione di questo episodio, ma come al solito ci penserò io a farvi cambiare idea. E’ vero, le vicende compiute da Rick & Michonne in questo episodio, potevano certamente essere dimezzate in dieci minuti. Guardando questo show da svariati anni, ci dobbiamo però aspettare queste scelte di narrazione a quattro episodi dal season finale. La guerra con Negan sembra così vicina, ma allo stesso tempo così lontana e qualcuno del gruppo potrebbe agire prima del previsto. 

Sasha e Rosita sono sul piede di guerra. Due donne che dovrebbero odiarsi, che hanno deciso da tempo di non essere amiche, ma che d’altronde si sono ritrovate d’accordo su un unico scopo: uccidere Negan. Non possono più aspettare per mettere in atto la loro dolce vendetta, vogliono attaccare il centro dell’azione, dove risiedono i Salvatori. Un suicidio garantito, considerato il numero spropositato che sarà lì ad attenderle.

Rick per l’appunto, continua a cercare una strategia vincente e la risoluzione al problema potrebbe dargliela inaspettatamente Tara. Negli ultimi episodi, l’abbiamo vista spesso toccarsi il braccialetto, con la mente pensierosa. Finalmente, ha deciso di rivelare a Rick di un nuovo gruppo, che potrebbe aiutarli nella battaglia con Negan. Avrà preso la decisione giusta? Ma Rick d’altronde ha ben meglio a cui pensare. Setacciare le zone che lo circondano, trovare nuove armi e dedicarsi alla sua Michonne. Insomma, nel mentre una bottarella è sempre garantita. Tuttavia, le sue scivolate epiche le recupera in men che non si dica, con un discorso da pelle d’oca:

“Pensavo a quello che abbiamo perso. Pensavo ai miei amici. Glenn mi ha salvato. Proprio quando tutto è iniziato. Io non ho potuto salvarlo. Perderemo delle persone, forse molte persone, forse morirà anche uno di noi. Anche se accadesse, ne sarebbe valsa la pena. Tu mi hai chiesto che razza di vita avevamo, arrendendoci e basta. Non era una vita. Tu puoi perdermi, io posso perderti, possiamo perdere i nostri amici, le persone che amiamo. Non si tratta più di noi. Si tratta di un futuro.”

Grazie Rick Grimes di esistere. Say Yes/È giunto il momento è una puntata che procede lenta, ma che sa regalarti anche qualche sorpresa da piccolo infarto. Anche se è ben chiaro che il nostro protagonista non può di certo morire, Rick ci fa capire che tutto è possibile. The Walking Dead d’altronde è un telefilm totalmente imprevedibile, nessuno è mai al sicuro e io lo amo proprio per questo.

Voto 7

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