The Fosters: Recensione 3×04: More than words

The Fosters: Recensione 3×04: More than words

L’episodio di questa settimana riprende esattamente dove si era interrotto: con Brandon pronto a fare la paternale ad AJ e per una volta non lo voglio interrompere. Anzi, ve la dico tutta, trovo AJ così noioso e irritante che sono contenta dell’atteggiamento di ostilità di Brandon, almeno c’è qualcuno che mi rappresenta. Come sapete se avete letto la mia precedente recensione, lo scorso episodio, a mio parere, è stato un po’ sotto la media, quindi da questo mi aspettavo tanto. Per fortuna, le mie preghiere sono state esaudite e devo dire di aver apprezzato molto la puntata. Il titolo dell’episodio è: more than words, ovvero più delle parole. Parla di come certi gesti possano parlare più delle parole e penso non ci sia niente di più vero. Un atto di vera generosità o di gentilezza dicono di una persona, più di quanto le parole non potrebbero mai fare. Così come, alle volte, una parola può dire molto più di ciò che semplicemente significa. Una parola può essere forte e potente, darci coraggio e farci sentire più vicino a qualcuno. Ora, però, bando alle ciance e andiamo a vedere che voti ho dato ai nostri protagonisti…let’s start!

Brandon: voto 7. Mette da parte l’astio verso AJ solo ed esclusivamente per la richiesta fattagli da Callie. Colpito dal blocco dello scrittore e stressato da Kat, la pianista, decide di cercare su google una fuga sconosciuta di Bach e la copia. Mai vista idea più scema di questa, ma ovviamente c’è il trucchetto. Vuole solo dimostrare quanto sia inaffidabile il giudizio di Kat e lei ci casca in pieno. Insomma, ha avuto la sua vendetta. Mi dispiace solo che gli sia costato la permanenza al campo, però. Penso che vedremo meglio l’evoluzione della storia nel prossimo episodio.

Callie: voto 9. Si rivede moltissimo in AJ e quindi lo difende a spada tratta. Mi piace questo lato di Callie, perché ci fa capire come le persone possano imparare dalle proprie esperienze ed aiutare gli altri nell’affrontare lo stesso tipo di difficoltà. Penso che Callie possa aver trovato la sua strada, dal punto di vista lavorativo. Credo che anche il suo rapporto con Cole ne sia la dimostrazione. A me il personaggio di Cole piace tantissimo. Penso che la sua storia di transizione da un genere all’altro sia stata raccontata con delicatezza e con empatia, nonostante i pochi episodi in cui il personaggio è comparso. Il discorso fatto da Callie a Cole penso fosse giustissimo. Lo ha trattato come avrebbe trattato qualunque altro ragazzo a cui non fosse interessata dal punto di vista amoroso. Questo non vuol dire che lo compatisca o che non possano essere amici. Insomma, come se si fosse parlato di pochi argomenti, in questo episodio, ci è finito in mezzo anche l’interesse non corrisposto. Non penso si possa dire lo stesso dell’interesse di AJ, ma staremo a vedere.

Mariana: voto 6. La sua faccia quando ha visto Mat entrare in camera sua è stata impagabile. Lui è ovviamente il rocker più casto e puro del pianeta e purtroppo per lei non c’è stato un occhio per occhio di cui approfittarsi. Ha cercato di evitare il suo problema il più a lungo possibile e, alla fine, come soluzione ha trovato quella di mollarlo, con la scusa di volerlo lasciare libero. Così quel poveretto si sentirà pure in colpa, perché sarà stato mollato per aver allungato il tour. Almeno questo le darà la possibilità di prendersi del tempo e chiarire le cose con Callie e con Wyatt. In ogni caso, non si può dire che Mariana sia nel suo periodo migliore.

Lena: voto 9. Affronta uno degli argomenti più scottanti, per lei. In questo episodio, è infatti costretta a confrontarsi con sua madre, che di solito non brilla per simpatia, e suo fratello, col quale non ha parlato per vent’anni. Il fratello è il vero punto focale della riunione di famiglia. E’ giusto punire qualcuno per qualcosa che ha detto quando era solo un ragazzino arrabbiato e deluso? Penso che in ogni storia non ci sia mai solo una verità, ma che ognuno abbia le proprie ragioni, più o meno valide. Sicuramente, l’insulto razzista è stato detto in altri tempi, ma penso che Lena avesse il diritto di chiedere delle scuse. In questo senso le parole possono avere un valore che va molto al di là del loro semplice significato. Nate, inspiegabilmente, si rifiuta e questa secondo me è stata una scelta di orgoglio. Credo al fatto che non se lo ricordasse, in quanto sicuramente avrà usato quell’insulto con leggerezza, ma avrebbe ugualmente dovuto mettere da parte l’orgoglio e scusarsi, così avrebbe salvato il rapporto col padre e magari anche con Lena.

Jude: voto 8. Forse dovrei dire Jonnor, perché ormai questa OTP per eccellenza è quasi difficile da considerare come due personaggi indipendenti. In questo episodio, Jude ha dovuto affrontare la propria paura di essere etichettato come gay. Io ho riso moltissimo per la maglietta di Connor, ma non credo che lui fosse altrettanto pronto a scherzarci su. Non deve essere affatto semplice, per un adolescente che ha già affrontato di tutto nella vita, esporsi alle critiche e ai commenti, vivendo con libertà la propria omosessualità. Grazie alla chiacchierata con Cole, però, Jude riesce a comprendere meglio il punto di vista di Connor e a capire che una parola può essere molto più che una definizione o un’etichetta, ma anche un modo per appartenere a qualcosa e non sentirsi soli. Al ballo Jonnor ho urlato, che ve lo dico a fare. Li shippo troppo! Ci voleva il bacio, però! Anche se capisco la scelta visto che hanno solo tredici anni.

Ho adorato questo episodio. L’ho trovato ricco di spunti di riflessione ed ha affrontato molti argomenti importanti e difficili, che raramente si vedono in una serie tv. In più, credo che il merito maggiore di questo show sia quello di saper affrontare questi temi con leggerezza, o meglio con normalità, ma la contempo con la serietà che li è dovuta. Per quaranta minuti e anche dopo, questa serie riesce a farci riflettere, a fornirci nuovi punti di vista, a darci uno sguardo su mondi che magari non conosciamo e a spiegarci che esistono altri modi di essere, altri posti, altre persone e noi dovremmo solo imparare a rispettarle tutte. Il mio voto all’episodio nel complesso è 9. Vi lascio con una citazione che penso possa racchiudere un po’ il senso dell’episodio: “Pietre e bastoni ti rompono le ossa, ma occhio a quelle c**** di parole.” Chuck Palahniuk. Spero che la mia recensione vi sia piaciuta.

A presto, Fede.

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