The Fosters: Recensione 3×02: Father’s Day

The Fosters: Recensione 3×02: Father’s Day

Eccoci di nuovo con il nostro appuntamento settimanale con The Fosters, la serie tv tra le più tenere e di cuore che si siano mai viste sui nostri schermi.

La tematica centrale dell’episodio, da cui questo prende il titolo, è la festa del papà. E’ molto interessante indagare sulla figura paterna, specialmente in una famiglia in cui i genitori sono due mamme. Ogni personaggio ha un rapporto molto differente con il proprio padre, così come alla fine lo ha ogni persona sulla faccia della Terra. Ed è questo che adoro di questo show: è reale, parla di questioni quotidiane e di come affrontare dei problemi emotivi e non, che sono, a seconda della gravità, più o meno comuni. Come al solito, ogni personaggio, anche in base al momento che sta vivendo, reagisce in maniera differente ed è difficile non riuscire ad identificarsi con nessuno di essi. Ciascuno può rivedere le proprie paure e le proprie fragilità in uno di questi personaggi e grazie a loro e alla loro crescita, magari, crescere un po’ e imparare qualcosa o più semplicemente trarre ispirazione. Non smetterò mai di dire che questo telefilm ha un che di educativo, dovrebbero inserirlo tra le materie scolastiche…Giusto tra l’ora di latino e quella di matematica! Adesso, però, scherzi a parte, bando alle ciance e andiamo a vedere che voti ho dato oggi ai nostri beniamini… let’s start!

Callie: voto 8. La ragazza ha ben altri problemi, al di là del rapporto padre-figlia al momento. In ogni caso, non amo molto il suo rapporto con Robert. In fin dei conti, Robert non sapeva minimamente della sua esistenza e tutto ciò che ha fatto da quando l’ha scoperto è stato cercare di far parte della vita di Callie, ma lei è sempre stata molto restia, come d’altronde è nel suo carattere. Fa fatica a fidarsi e ovviamente i continui cambiamenti di idea di Robert sull’adozione non hanno aiutato. Non riesco bene a capire se la sua scelta di chiamarlo “papà” per la prima volta e di regalargli la foto fossero un modo per legare davvero con lui o più che altro un modo per dimostrare qualcosa a Jude, soprattutto visto che Donald ha accettato l’invito per la festa. L’odio che Callie prova verso Donald, e cioè il padre che l’ha cresciuta, almeno in parte, è giustificabile e ha radici profonde. Grazie soprattutto all’aiuto di Robert però, Callie riesce a fare un passo enorme verso Donald e a dargli una seconda possibilità.

Mariana: voto 7. Sta cercando di riconnettersi con le proprie origini e sta imparando pian piano a far parte di una nuova famiglia, quella di Ana. Onestamente trovo stranissima l’assenza di Jesus, ma, almeno per il momento, c’è la scusa della scuola di wrestling. E’ stato bello vedere Ana crescere durante le stagioni ed essere in grado in questo momento di difficoltà, di aiutare la figlia. Mariana giudica se stessa troppo severamente, è disposta a perdonare gli altri, ma non se stessa. Questo è un errore che purtroppo facciamo in molti, invece a volte, dovremmo guardarci con gli occhi degli altri e vederci per ciò che siamo davvero. Il suo voler avere sempre il controllo delle situazioni tende a farla sentire insicura delle proprie fragilità, quando invece sono la cosa più normale che abbiamo. Son contenta che abbia detto ad Ana di come ha perso la verginità con Wyatt, penso che affronterà il problema nella prossima puntata.

Brandon: voto 6. Ho trovato il suo personaggio un po’ sotto tono. Probabilmente anche a causa della presenza di Kat. Lo odio già, ve lo dico. Dove sono le scene Brallie che ci avevate promesso? Per ora io vedo solo una bionda ossigenata, presuntuosa e sleale. Brandon è caduto nella sua trappola come una pera cotta. Per quanto riguarda il suo rapporto padre figlio invece, direi che di passi avanti ne hanno fatti e devo dire che ora il loro legame mi piace molto. Sono riusciti a superare molte difficoltà e anche la scelta di prendere in affidamento AJ non sarà un problema insormontabile. A proposito di AJ, non mi piace nemmeno lui. Lo so, sono pessima.

Jude: voto 7. Come sempre brilla per tenerezza questo ragazzino. La sua decisione di invitare Donald è dettata in buona parte dalla gelosia che prova nei confronti di Callie, ma non solo. Scoprire di non avere lo stesso padre li ha allontanati. Adesso deve condividere sua sorella, colei che per lungo tempo è stato il suo unico punto di riferimento, con un’altra famiglia, con Robert e soprattutto con Sophia. Donald però, è riuscito a stupirmi in questo episodio. Si è dimostrato certamente più aperto e comprensivo del padre di Connor, che non mi sembra in lizza per padre dell’anno. Inoltre ha mostrato il suo lato più umano e ha fatto capire tanto al piccolo Jude. La lezione che Jude sta imparando è che non bisogna vergognarsi di chi si è o di chi si ama e non si deve temere il giudizio degli altri, nemmeno per cercare di proteggere se stessi o gli altri. Una lezione difficile da imparare, soprattutto se nella vita non ci si è mai sentiti adeguati, come se si fosse sempre fuori posto.

L’episodio è stato gradevole, anche se l’ho trovato un po’ lento dal punto di vista narrativo, per cui il mio voto complessivamente è 7. Spero che la mia recensione vi sia piaciuta, alla prossima settimana. Intanto vi lascio con un aforisma sulla paternità, che penso si avvicini molto alla morale di questo episodio: “Per quanto severo che sia un padre nel giudicare suo figlio, non sarà mai tanto severo come un figlio che giudica il padre.” Enrique Jardiel Poncela.

E voi cosa ne pensate? Vi rispecchiate in qualcuno di questi personaggi? Anche voi siete dei figli severi nel giudicare i vostri padri? Io, questa volta, mi sento più vicina a Callie e voi? Fatemelo sapere nei commenti. Penso sia bello, ogni tanto, affrontare argomenti più profondi, anche se si tratta semplicemente di un telefilm.

A presto, Fede.

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