Scream: Recensione 1×01: Red Roses

Scream: Recensione 1×01: Red Roses

Chi non ha mai visto Scream? Avevo sei anni quando uscì il primo film, e ovviamente non mi misi a guardarlo a quell’età! Non sono mai stata una ragazza fifona. Sono cresciuta col mito dell’horror fin da piccola, passando da una pellicola all’altra senza vergogna. Mi piace psicanalizzare ogni film horror e mi mancano quei canoni old style, che oggigiorno non si vedono più sui nostri schermi. Il massimo che offre il cinema d’oggi, infatti, è il paranormale. Badate bene, io non lo classifico come horror e non lo farò mai, anche perché mi fa ridere solo guardarlo. Ma sto divagando, come sempre. Tutto questo discorso per parlavi di un pilot che ha debuttato ieri su MTV, vi pare normale? Si tratta di Scream, sotto forma di serie-tv. Avete capito bene, Ghostface è tornato a ossessionare i poveri liceali.

Custodendo il mito di Scream come una sacra bibbia, mi aspettavo ovviamente qualcosa a pari livello con il/i celebre/i film. Beh, siamo ben lontani da quella bellezza sfrontata del 1996, ma comunque non siamo fuori strada. Toglietevelo dalla mente, non ricorderò assolutamente i nomi e i personaggi che appaiono in questo pilot. Cioè si, me li ricordo, ma per imparare un nome ci metto decenni. Partiamo dall’inizio di questo pilot, che è chiaramente un parallelismo con il primo film di Scream. Nina è la prima vittima a essere squartata dal nostro Ghostface, ma a differenza della nostra celebre Casey (vedere il primo film), è una bitch a tutti gli effetti. A differenza del film, essendo nel 2015, si hanno a disposizione più elementi tecnologici e questo è rilevante fin da subito.

Come vi ho accennato a inizio recensione, si fa riferimento al grande cinema horror, come ad esempio Non Aprite quella porta, ma vengono citate anche serie-tv dei nostri giorni. Ho adorato quest’aspetto del pilot, perché è sempre un piacere sentir citare il nostro telefilm preferito in un’altra serie-tv. Cosa non mi ha convinto molto invece? I dialoghi. Insomma, mancavano d’ansia. Nel film originale, siamo abituati a uno schema d’inseguimenti e paura. Ghostface è molto presente e terrorizza tutti noi. In questo pilot incvece, Ghostface fa quasi ridere. Tralasciando la nuova maschera che gli hanno affibbiato, che per me non si può lontanamente vedere, hanno creato poca dinamica. Anche la nuova “tunica” del nostro serial killer preferito sembra un impermeabile! Ed io dovrei spaventarmi? Va beh, nemmeno l’originale mi fa paura, ma secondo me offre canoni molto più avvincenti.

A partire dai personaggi ad esempio, che in questo telefilm non hanno niente da dire. L’unica che mi piace è Emma, il resto lo devo ancora inquadrare. Beh si, c’è anche Audrey che sembra avere fegato da vendere, ma le sue scelte potrebbero ritorcersi conto di lei. E nemmeno Noah, il suo amico, se la passa poi bene. Ancora non saprei bene chi sospettare. Forse il ragazzo di Emma –di cui ora non ricordo il nome perdonatemi- è il primo della lista. Questo visto i trascorsi nella scelta del killer nei film. Quindi forse sarebbe per ora la scelta più intuibile da tutti. Diciamo nel limbo ci sono tutti quanti, non voglio gridare al Killer dopo un solo episodio. In generale questo pilot non è stato male, ma nemmeno indimenticabile. Potevano strutturarlo al meglio, senza perdersi in schematiche inutili. Alcune scene mi hanno quasi annoiata! Ok, va bene creare una panoramica della situazione, ma bisogna sapere creare anche interesse in tutto ciò. Invece sono rimasta quasi indifferente di fronte a certe scene, ma non mi permetto di mettere le mani avanti solamente dopo un primo episodio. Tra un mix alla Non Aprite quella porta, Venerdì 13 e chi ne ha più ne metta, questo pilot non si è rivelato spiacevole, ma deve iniziare a ingranare la marcia. E voi, cosa ne pensate?

Voto: 7-

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