Recensione: “L’ultimo dipinto di Sara de Vos” di Dominic Smith

Oggi parliamo di arte, nonché di un libro che mi è stato inviato dalla splendida Giunti editore. Un romanzo che è come le pennellate di un quadro: delicato, ma allo stesso tempo coinvolgente. Scopriamolo insieme..

Titolo: L’ultimo dipinto di Sara de Vos

Autore: Dominic Smith

Edito da: Giunti

Pagine: 368

Prezzo: 16,00€

Data d’uscita: 22 Febbraio 2017

Trama: Amsterdam, 1635: siamo in pieno Secolo d’oro e Sara de Vos è una delle pochissime donne che dipinge in esterno. Da quando la sua bambina è stata portata via dalla peste, c’è un’immagine precisa che la ossessiona: una ragazza a piedi nudi nella neve, al crepuscolo, che sul limitare di un bosco di betulle osserva i pattinatori su un lago ghiacciato.New York, 1957: l’unico dipinto sopravvissuto di Sara de Vos è appeso nella camera da letto di un facoltoso avvocato, Marty de Groot. Appartiene alla sua famiglia da oltre tre secoli. Mentre l’avvocato fronteggia la depressione della moglie dando ricevimenti di beneficenza nel loro lussuoso attico dell’Upper East Side, non sa che in uno spoglio appartamento di Brooklyn una talentuosa studentessa di nome Ellie sta per riprodurne una copia pressoché identica. Un gesto non privo di conseguenze che legherà in modo imprevedibile il suo destino a quello di Marty. Sydney, 2000: Ellie è ormai un’affermata storica dell’arte e sta allestendo una mostra sull’argomento che da sempre le sta più a cuore: le pittrici del Secolo d’oro. Quando si accorge che stanno arrivando due copie dello stesso dipinto di Sara de Vos, il passato la investe con una prepotenza inaspettata rischiando di mandare in frantumi la reputazione e la carriera che Ellie ha costruito con tanta devozione.

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La mia recensione:

Bestseller del New York Times ed elogiato dalla stampa internazionale, L’ultimo dipinto di Sara de Vos è uno di quei rari libri che uniscono la forza di una storia a una scrittura evocativa che illumina uno dei periodi artistici più affascinanti. Così ci viene descritto questo romanzo ed io, amante dell’arte quale sono, non posso che aspettarmi una storia di tutto livello e rispetto. Tuttavia, devo ammettere che ho faticato a proseguire nella lettura, a causa anche degli vari sbalzi temporali e ambientali. Non amo in particolar modo la storia, ma amo l’arte. L’ultimo dipinto di Sara de Vos ci teletrasporta in tutto il modo, è un romanzo che ci fa viaggiare con la mente. Passiamo da Amsterdam (1635), a New York (1957) fino ad arrivare a Sydney (2000). Queste città hanno in comune un dipinto: l’unico e raro di Sara Vos. Perché questo dipinto è così speciale?

Dominic Smith permette di sperimentare al lettore ciò che è accaduto con ciò che deve ancora avvenire. Una buona cultura della storia dell’arte, vi permetterà di trovare qua e la qualche spunto esilarante, lasciato dall’autore. Questo romanzo è proprio una pennellata decisa, come un quadro. Ci troviamo in un mare di descrizioni che potrebbero essere riprodotte senza fatica olio su tela. Ed è quello che fa Ellie, quando si ritrova a riprodurre una copia identica del dipinto di Sara Vos. Questo ovviamente metterà la sua carriera in grave pericolo. Ma d’altronde, come vi ho detto, la tecnica della rinomata pittrice olandese è difficile da riprodurre e trovare. L’ultimo dipinto di Sara de Vos è sicuramente un libro raro, proprio come i dipinti che ci vengono descritti. Non è certamente un romanzo per tutti, anche se sperimentare nuovi genere letterari non fa mai male. Per gli amanti dell’arte, la parole di Dominic Smith saranno una vera e propria poesia. 

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