Recensione in Anteprima: “Talon” di Julie Kagawa

Cari lettori, ben ritrovati con una nuova recensione! Ultimamente mi sto dedicando a letture piacevoli, un pochino diverse da quelle abituali, ed oggi parliamo infatti di Fantasy. In anteprima per voi, gentilmente inviatomi dalla Harlequin Mondadori che ringrazio di cuore, una recensione tutta fiammeggiante! Motivo? Scopriamolo insieme! 

91ai2mXAi-L._SL1500_Titolo: Talon

Autore: Julie Kagawa

Edito da: Harlequin Mondadori

Pagine: 474

Prezzo: 16,00 €

Data d’uscita: 6 Ottobre 2015

Trama: Ci fu un tempo in cui i draghi furono cacciati fino quasi all’estinzione dai cavalieri dell’Ordine di San Giorgio. Da allora, nascosti sotto sembianze umane, i draghi di Talon sopravvissuti al massacro si sono moltiplicati e hanno acquisito maggiore forza e astuzia nel corso dei secoli: non manca molto a quando saranno pronti a diventare i padroni del mondo, senza che gli esseri umani nemmeno se lo immaginino. Ember e Dante Hill sono gli unici esemplari di draghi fratello e sorella, addestrati per infiltrarsi nella società degli uomini. Ember non vede l’ora di vivere come una teenager qualunque e godersi quell’unica estate di libertà che le sarà concessa, prima di ricoprire il ruolo a lei destinato dentro il regno di Talon. Ma l’Ordine è sulle loro tracce per terminare quanto non era stato fatto nel passato: annientarli tutti. Il cacciatore di draghi Garret Xavier Sebastian, però, non può uccidere, a meno che non sia sicuro di aver trovato la propria preda. E niente è certo quando si tratta di Ember Hill.

La serie Talon è composta da:

1. Talon

2. Rogue

3. Soldier

4. inedito

5. inedito

Puoi acquistarlo qui:

La mia recensione:

Draghi. Ahhh, quanto adoro i draghi. E i fantasy! Ebbene sì, unite questi due elementi e divento una lettrice felice. La lettura di Talon mi ha ammaliata, anche se è incappato in schemi un po’ scontati lungo la via, ma l’ambientazione e tutto il resto hanno avuto la meglio sui miei feelings. Come avrete capito, ci troviamo in un mondo abitato da draghi, che possono tuttavia assumere sembianze umane. Ember e Dante Hill sono due di questi privilegiati (per così dire!) e non conducono di certo una vita normale! Devono sottostare alle leggi della società che li governa, che ovviamente non poteva che chiamarsi Talon. Fin qui tutto bene, si prospetta una storia avvincente, non credete anche voi? Beh, diciamo di si, o almeno lo è stata in parte. Come vi ho detto il romanzo mi ha ammaliata, ma l’ho trovato assolutamente scarno di dettagli. Questo può essere un bene per chi come me odia i romanzi prolissi, infatti Talon si riesce a leggere in uno o due giorni nonostante la sua lunghezza.

Tuttavia avrei voluto scoprire qualcosa di più su questi draghi! La loro nascita, perché esistono, perché devono sottostare a tutte queste leggi, etc. Ma Julie Kagawa non ha risposto a nessuna di queste domande e ha raccontato un romanzo fantasy/young adult. Ebbene sì, anche quando cerco di discostarmi in letture un pochino più avvincenti, mi ritrovo storie d’amore ovunque, è il mio destino. E come sapete, da buon romantica che sono (solo quando leggo, badate bene!), non ho potuto che farmi trascinare da questo intreccio, che nella storia diventa poi un triangolo. Sacrebleu! Lo so cosa state pensando, ma alla fin fine io l’ho presa con spirito! Tralasciando questa sorta di amore un pochino scontato, ho cercato di andare oltre il mondo di Talon. Cosa ho visto? Una storia con svariate possibilità. Strutturate non completamente in questo libro, ma mi aspettano ancora ben quattro libri da leggere, quindi abbiamo tutto il tempo, oppure no?

Questo sconfinato senso di speranza disarma anche me, ma ultimamente ho deciso di vedere questi libri con una nuova ottica. Sarà il fascino dei draghi? Ovviamente. Vi ho già detto che li amo? Vabbè, torno a farvelo presente nel caso vi siate persi qualche riga. Tornando a noi, devo ammettere che durante la lettura, sono stata rimandata più di una volta alla trilogia di Sophie Jordan (Firelight, Vanish, Hidden). Non la conoscete? Documentatevi! A primo impatto ho finto di non accorgermene, ma via via le similitudini diventavano sempre più frequenti e questo ha un po’ penalizzato la bellezza di Talon.

Avrebbe comunque potuto rimandarmi ad altri tantissimi libri, considerato che lo schema insta-love è ormai utilizzato frequentemente in questo genere, quindi ho deciso di tralasciare questo piccolo dettaglio. Motivo? Non ho comunque staccato gli occhi dal libro. Nonostante tutti gli elementi non ho potuto che divorarlo. Julie Kagawa ha una scrittura avvincente, scorrevole, facilissima da leggere, quindi non vi annoierete di certo. Quello che appunto potrebbe farvi storcere il naso è quello che vi ho elencato, ma io vi consiglio di godervi comunque la lettura, considerando che la fine della saga è ancor lontana. Tutto può succedere, tutto può cambiare. Magari Julie Kagawa con i sequel mi ucciderà e sorprenderà, oppure mi farà maledire la sua esistenza, chi può dirlo? Quello che importa è: ma quanto sono belli i draghi?

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