Recensione: “Capolinea per le stelle” di Philip Reeve

Cari lettori, buona domenica! Tra l’ozio e il freddo, eccomi con una nuova recensione librosa! Oggi parliamo di un libro distopico, genere che solitamente non posso fare a meno di amare. Ricevuto grazie alla splendida Giunti, che ringrazio, una lettura piena di alti e bassi..

81inlmodvilTitolo: Capolinea per le stelle

Autore: Philip Reeve

Edito da: Giunti Editore

Pagine: 272

Prezzo: 16,00€

Data d’uscita: 19 Ottobre 2016

Trama: Immaginate un mondo in cui remoti sistemi solari sono collegati da tunnel attraverso i quali treni dotati di vita e sentimento in pochi istanti percorrono anni luce, passando di pianeta in pianeta, attraverso la devastazione lasciata da lunghe guerre di potere. Zen è un giovane ladro che vive con la sorella Myka e la madre in una città industriale poverissima, fino a che uno sconosciuto non gli propone una missione impossibile: trafugare un oggetto custodito sul treno della dinastia imperiale. Ad aiutarlo avrà solo Nova, una robotik, che sa di essere un’androide ma sogna di essere un’umana e si innamorerà perdutamente del ragazzo. Zen, incapace di resistere all’emozione della scoperta e del viaggio, anche a costo di lasciarsi alle spalle il vecchio sé e i propri sogni del passato; Nova, l’androide che vorrebbe le lentiggini; Flex, l’artista clandestino celebre in tutta la galassia per i suoi murales che decorano i fianchi dei treni interplanetari, così belli da sembrare vivi; i misteriosi Monaci Alveare, ammassi brulicanti di insetti capaci di creare l’illusione di una sembianza umana…

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La mia recensione:

Capolinea per le stelle è sicuramente un romanzo originale, pieno di sorprese inaspettate. Philip Reeve crea per noi un mondo distopico, pieno di innovazione ed energia. Pensate alla distanza tra due pianeti o, perché no, tra più pianeti. Avete mai sognato di andare su Marte? O di raggiungere in un batter d’occhio un’altra galassia? Beh, in questo romanzo tutto è possibile! Basta un semplice treno. Zen, il nostro protagonista che si trova a vivere in una città interamente industriale, viene reclutato per una missione segretissima. Il suo compito? Rubare un prezioso cimelio dal treno della dinastia imperiale. Ma perché Zen è tanto speciale? E chi incontrerà sul suo cammino? Tantissime avventure e misteri si celano dietro questo romanzo e sta ovviamente a noi lettori scoprirle pagina dopo pagina.

Capolinea per le stelle ci narra un mondo tecnologico, dove la lotta tra umani e robot non ha mai fine. Lo stile di Philip Reeve è alquanto dettagliato e ti tiene col fiato sospeso tra le pagine, tuttavia l’ho trovato alquanto prolisso e lento. Per una volta infatti, lo stile distopico, sebbene con un’idea brillante e innovativa, non è riuscito a coinvolgermi come avrei voluto. Un romanzo indubbiamente con tanto potenziale, ma che semplicemente non è riuscito a trasmettermi molto, se non qualche spunto per una nuova fantasia. Il personaggio di Zen non mi è entrato sinceramente nel cuore, mentre quello di Nova è l’unico che mi è realmente piaciuto. Tuttavia, non mi sento assolutamente di sconsigliarvi questo romanzo, in quanto ha di per sé una trama e uno stile del tutto unico! Quindi, nel caso vi cimentiate in questa lettura, fatemi sapere cosa ne pensate voi.

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