I 10 momenti più sconvolgenti e adrenalinici di Grey’s Anatomy.

I 10 momenti più sconvolgenti e adrenalinici di Grey’s Anatomy.

Oggi voglia parlare con voi di sadismo. No, non sono impazzita e no, non sto parlando di 50 sfumature di grigio. Molto peggio. Sto parlando di Shonda Rhimes, la regina del sadismo televisivo. Ormai non si parla d’altro da giorni. Su qualunque sito, pagina facebook o giornale si parla di lei. Non importa che normalmente il tabloid si occupi di tutt’altro, per qualche giorno questa è stata la notizia più succulenta. Mi aspetto una ricetta al curaro dedicata a Shonda su Giallozafferano da un momento all’altro. Perché? Impossibile che non lo sappiate, a meno che non abbiate fatto un giretto sulla Luna di recente e siate tornati solo ora oppure siate degli eremiti che vivono tra gli Amish che dopo aver deciso di partecipare ad un reality sono incappati in questo blog. Derek Sheperd è morto. Non lo ripeterò mai abbastanza da convincermi. Non ce la posso fare. Aiutatemi! Ok, mi ricompongo. Il motivo di tale astio (odio mi sembra eccessivo) nei confronti della produttrice non deriva tanto dal fatto in sé, in quanto è stata una scelta dell’attore, Patrick Dempsey, quella di abbandonare, ma dal modo in cui la morte è stata gestita, ovvero malissimo. Per cui è sembrato quasi che Shonda volesse prendersela con l’attore e quindi col personaggio o semplicemente sia così sadica da voler far soffrire in questo modo i fan che l’hanno portata al successo. Ecco perché quindi oggi parliamo di sadismo. Non è infatti la prima volta che Shonda ci tiene col fiato sospeso e ci strappa letteralmente il cuore dal petto per farsene un frullato energetico. Nel susseguirsi degli eventi, Seattle ci è stata dipinta come una città degli orrori e delle disgrazie e Meredith Grey è diventata in assoluto un simbolo di sfiga apocalittica. Dite che sto esagerando? Io non credo. Nessuno e dico nessuno che sia legato o imparentato con lei ha la tendenza a sopravvivere o a star bene, neppure il cane è riuscito a sottrarsi a questo amaro destino. Io di certo se la incontrassi non vorrei esserle amica o anche solo conoscente, sia mai arrivasse un Gary Clarke di turno a sparare a tutte le comparse. Non mi esalterei nemmeno se incontrassi un David Clarke, per intenderci, ma quella è un’altra storia. Ho deciso quindi di mettere insieme i 10 momenti peggiori di Grey’s Anatomy, quelli che ci hanno fatto cadere dalla sedia, fatto venire la tachicardia, sconvolto al punto da non voler uscire più di casa per giorni, insomma i tipici momenti tragici che Shonda infila sempre in ogni stagione e per cui ormai è così rinomata. E ora, bando alle ciance e… let’s start!

1) L’annegamento di Meredith, che potremmo anche definire come quella volta in cui Meredith ha tentato il suicidio, avendo capito che questa era la soluzione per permettere a tutti gli altri di sopravvivere. Sto scherzando, in fondo se succedono tante cose brutte a Seattle non è mica colpa di Meredith. O forse sì. In ogni caso è stato uno dei momenti più introspettivi delle prime stagioni. La personalità cupa di Meredith non era mai stata così esposta e il tema del suicidio è sempre molto delicato da affrontare.

2) L’ alzheimer. Si potrebbe pensare che sia una malattia come le altre, ma non è così. In questo show ha un ruolo fondamentale. Non solo Ellis è morta di una forma di Alzheimer precoce, ma anche ad Adele è toccata la stessa sorte e purtroppo anche Meredith ha il gene che la predispone ad avere questa stessa malattia. Sembra quasi una spada di Damocle sulla sua testa e ahimè quando Shonda ha una carta così crudele da giocare, raramente se la fa sfuggire.

3) La bomba. A quante persone sarà capitato di trovarsi faccia a faccia con un ordigno artigianale inesploso? Moltissime immagino. E a quante ancora sarà capitato di averci casualmente messo la mano sopra? Ancora di più presumo. La storia della bomba non solo mi ha fatto capire che in Grey’s Anatomy le statistiche e le probabilità che una cosa accada non contano nulla, ma mi ha anche mostrato il lato più autodistruttivo di Meredith. Lei non ha paura e non in un senso buono.

4) George viene investito da un autobus. Un tuo amico una mattina si sveglia e decide di partire come medico volontario nell’esercito, ma come se già questo non fosse abbastanza spaventoso per uno che chiamano Bambi, il tuo caro amico si butta sotto un autobus per salvare una cretina, ehm una perfetta sconosciuta, giusto per non perdere tempo e iniziare subito a fare l’eroe. E’ uno di quegli eventi che ti insegnano a guardare sempre prima di attraversare e ancor di più a goderti ogni istante con i tuoi amici.

5) Il tumore di Izzie. Come se la morte del tuo amico non fosse un peso già abbastanza grande da sopportare, un’altra tua amica scopre di avere un melanoma metastatico al quarto stadio, che in gergo non medico significa che è fottuta. Rischia di morire innumerevoli volte, sopporta la chemio, le molteplici operazioni, Izzie combatte, fino alla fine e vince. Penso che sia uno dei momenti più tragici ma anche più educativi dello show. Perché ci sono tante persone che stanno combattendo una battaglia simile in questo momento e anche se sono stanche, anche se non ce la fanno più, devono sapere che ne vale la pena.

6) La sparatoria. Gary Clarke ha regalato a questo telefilm uno dei finali di stagione migliori di sempre. Ho avuto la tachicardia per l’intera durata di entrambe le puntate. Una storia vera. Una storia di un uomo convinto che la moglie gli sia stata portata via ingiustamente, per errore umano, per malasanità. Un uomo finito, a cui non resta altro che la vendetta e così in modo del tutto inaspettato inizia a sparare a tutti quelli che incontra sulla sua strada o quasi. Un evento che sicuramente ci ha fatto riflettere sul possesso di armi e su quanto sia facile procurarsi una pistola e fare una strage.

7) L’incidente di Callie e Arizona. La prima volta che ho visto questo episodio ho ascoltato le canzoni col doppiaggio italiano e l’ho odiato. Devo dire che in lingua originale migliora, ma non di troppo perché devono piacere i musical per apprezzarlo. Si vede che Shonda si era fatta prendere dalle febbre di Glee dell’epoca. Anche quella fu questione di un attimo. Uno sliding doors. Un secondo prima stai per accettare una proposta di matrimonio e un secondo dopo ti ritrovi fuori dal parabrezza e la vita tua e della tua bambina sono in pericolo.

8) L’incidente aereo. Come se tutte queste tragedie non bastassero, ci aggiungiamo anche l’incidente aereo. A mio parere uno degli eventi più tragici che si sia abbattutto sul Seattle Grace Mercy Death, come fu ribattezzato da Cristina. Un evento che ha portato moltissime conseguenze: la morte di Lexie e Mark, la perdita della gamba di Arizona e tutto quello che n’è venuto dopo, la fuga temporanea di Cristina, i problemi alla mano di Derek. Tutti sono rimasti traumatizzati, persino Owen che si rimprovera ancora oggi per quello che è accaduto.

9) La tempesta. Una delle tempeste peggiori che si sia mai abbattute su Seattle. Tanti feriti e niente elettricità, il generatore di emergenza non funziona e il capo viene fulminato, Topola muore fulminata quando va a cercarlo, Meredith partorisce al buio e ovviamente non va tutto bene, uno specializzando le fa una splenectomia e quasi muore per partorire Bailey. Mi viene l’ansia solo a raccontarlo.

10) Infine come se le sfighe che si sono abbattute su questo ospedale non fossero già abbastanza, si scopre che il figlio di April e Jackson soffre di osteogenesi imperfetta quindi le sue ossa non si stanno formando nel modo corretto e probabilmente si stanno rompendo già dentro la pancia di April. Straziante solo a pensarci. Una cosa dico una che sia normale in questo show è chiedere troppo?

Con il passare del tempo e delle stagioni sembra quasi che Shonda ci abbia preso gusto e non voglia venir meno alla sua fama di distruttrice. In quanto a pathos e a lacrime, Grey’s Anatomy non ci ha mai deluso e credo che mai lo farà. Voi avete in mente altri momenti drammatici e carichi di suspence o li ho riassunti tutti? Fatemi sapere nei commenti.

A presto, Fede.

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