Game of Thrones: Recensione 6×02: Home

Game of Thrones: Recensione 6×02: Home

Secondo appuntamento con questa serie fenomenale, unica, inimitabile, magistrale, piena di morte, sadismo e, ogni tanto, gioie. Ma andiamo con ordine, perché come ogni puntata che si rispetti, c’è sempre molto da raccontare. Apriamo il cerchio dei cerchi, con il ritorno più odiato/atteso dell’anno! Bran Stark è tornato, ed io, sono ben cosciente, di essere l’unica a cui interessi qualcosa del nostro povero (ormai) uomo storpio. Bran, che diavolo ti è successo? Sei leggermente cambiato! Qualche metro in più, capelli più corti, pose sexy sulla neve in quanto non puoi camminare, accompagnati dai tuoi soliti viaggi mentali, perché quelli non possono mai mancare. Ma la sconvolgente scoperta non è l’impressionante crescita del giovane Stark, bensì l’uso della parola da parte di Hodor! Ebbene si cari miei, Hodor sa parlare! O per meglio dire, un tempo sapeva parlare, ora non più. Prendetevi un momento per assaporare la news delle news!

Ma spostiamoci ora alla Barriera, dove Jon Snow continua ad essere momentaneamente morto. No, non festeggerò con voi all’inizio della recensione, smettetela di chiedermelo! Dicevamo? Ah si, il nostro povero Jon è ancora morente con Spettro ai suoi piedi, mentre fuori si combatte la solita ripetitiva battaglia tra guardiani della notte e Bruti.. va beh si, non ce ne frega na mazza quindi andiamo da Cersei! La nostra donzella non può piangere la morte della figlia, quindi ci pensa quel gnoccone di Jaime a vegliare su di lei, insieme alla nuova ‘body guard’ di Cersei. Ancora non sappiamo nulla sulla sua identità, quindi possiamo allegramente brindare e non sapere un cazzo (Un po’ come Jon!). Suvvia, se volete potete sempre bervi un bicchiere di vinello nel frattempo!

Tyrion è il primo a cogliere la mia offerta, infatti come ben sappiamo lui e il vino sono ottimi amici. E qui, signori miei, si raggiunge una delle scene più epiche della storia dell’umanità. Qualcuno che riesce a non essere sbranato dai nostri draghi oltre Daenerys, che in questa puntata è totalmente assente (SOB, SOB). Tyrion, sarai anche il mio preferito, ma questa volta ti sei fatto prendere da un momento di pura follia! Volevi diventarmi un mucchietto di cenere per caso? Tuttavia, non a caso la classe non è acqua. Quindi Tyrion dimostra ancora una volta di essere un immortale, fantastico, saccente e genio del bene. Tiferò sempre per lui, concedetemelo.

Arya intanto, continua il suo addestramento style Daredevil, per diventare Nessuno. Un addestramento che potrebbe fregarmene una mazza, sinceramente parlando. Questa storyline non riesce proprio a conquistarmi, spero che almeno giovi ad Arya, facendola così diventare sempre più forte. Ma se da una parte abbiamo una forte e giovane Stark, dall’altra abbiamo uno piscopatico Ramsay Bolton. Ma c’era per caso un collegamento tra le due scene? Non ho potuto far a meno di notare lo stacco immediato tra le due  vicende! Tuttavia, Ramsay è in vena di omicidi, per diventare l’unico Lord. C’era da aspettarselo d’altronde, fin dal giorno in cui ha saputo che avrebbe avuto un rivale al trono. Quindi sbarazzarsi del padre non era abbastanza. Anche il fratellino e la ‘madre’ devono completamente andare all’inferno! Salutiamoli con la manina, non ci mancheranno.

Theon per sua fortuna si trova momentaneamente lontano da Ramsay, ma a quanto pare è pronto a tornare a suicidarsi. A parte gli scherzi, anche questa settimana ha vinto il campionato di abbracci da Sansa Stark. Ancora non capisco se questi due giochino a ‘friendzonarsi’ o proprio non vogliono regalarcela la ship. Perché si dai, lo so che in realtà siete dei shippatori repressi, confessatevi. Tuttavia, so che non ve ne frega una mazza di tutto ciò, quindi per farvi contenti vi ometterò la parte in cui Balon Greyjoy cade da un ponticello per nulla stabile e crepa allegramente. Ebbene sì, ne abbiamo fatto fuori un altro.

Basta con le ciance. Spegnete tutte le luci. Melisandre è pronta a fare la magia delle magie. Un evento scontantissimo, che abbiamo predetto ancor prima della sua realizzazione. Un evento che aspettavano miliardi (eh dai, ora non esagerare) di spettatori. Rullo di tamburi, fiato alle trombe, i cavalli giocano trotterellando.. insomma, quello che vi pare. Ladies and gentlemen, Jon Fucking Snow is back. Nudo e crudo (ma no, c’è una specie di mutanda/telo, toglietela grazie!) tutto per noi. Ed è subito festa nazionale nel fandom!!! Che possiamo dire? Niente! Possiamo solamente urlare e festeggiare tutti insieme, mangiandoci le mani per dover aspettare settimana prossima. Non lo accetto, ho bisogno di più Game of Thrones nella mia vita!

Voto 9

Irene

[banner]

2 Risposte a “Game of Thrones: Recensione 6×02: Home”

I commenti sono chiusi.